Una buona notizia arriva dalla Ledha, la Lega per i diritti delle persone con disabilità. Per la prima volta in Italia un albergo viene sanzionato dal proprio Comune per aver discriminato una cliente disabile. Accade a Varazze, a due anni di distanza dai fatti. Una multa di poco più di mille euro, ma soprattutto un mese di chiusura dell’albergo Esperia, comminata dal Comune a ottobre 2008, dunque a fine stagione, ma pur sempre un segnale forte. La decisione è stata presa applicando la legge 104 del 1992. Per saperne di più consiglio la lettura in home page del sito Informahandicap.
E’ un buon segno, perché indica una strada maestra, quella della lotta alla discriminazione oggettiva, la barriera più insidiosa perché spesso ammantata di ipocrisia: “Questo albergo non è adatto, ci dispiace molto, è meglio per voi trovare un’altra sistemazione…”. In questo caso le cose sono andate un po’ diversamente, due signore, delle quali una disabile, si sono sentite dire: “Ci fate scappare tutti i clienti…”.
Certo, io per primo penso che sia fondamentale sentirsi a proprio agio in un luogo pubblico, e dunque trovare soluzione ragionevoli, appropriate, confacenti alle proprie esigenze. Ma in generale la cultura che si respira in Italia non è ancora adeguata ai principi di una vera accoglienza per tutti.
Ognuno di noi ha esperienze positive e negative, ma oggi quello che conta è che un Comune, sia pure sollecitato da un’associazione ben attrezzata come Ledha, ha avuto la forza di applicare una legge in vigore, una legge fondamentale e ancora per molti versi sconosciuta. Pensate se ci fosse di già la Convenzione Onu, ratificata anche dal nostro Parlamento…
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