Famiglia

Children Forum: le ong italiane incontrano Maroni

“Abbiamo accolto con soddisfazione il discorso del Ministro Maroni, in cui la lotta alla povertà si riafferma con forza come obiettivo primario del nostro Governo"

di Redazione

Mercoledì 8 maggio il Ministro Maroni, capo della Delegazione italiana presente alla Sessione speciale dell?Assemblea Generale delle Nazioni Unite sull?Infanzia, ha consegnato al Segretario Generale Kofi Annan i documenti relativi alla ratifica da parte dell?Italia dei due Protocolli Aggiuntivi alla Convenzione Internazionale sui Diritti dei Bambini approvati nel corso dello scorso Vertice del Millennio. I Protocolli si riferiscono alle misure da adottare per combattere il traffico e la vendita dei bambini, nonché la prostituzione e la pornografia che li vede coinvolti, e la loro tutela in situazioni di conflitto armato. ?E? un passo molto significativo per il nostro Paese ? commenta Sergio Marelli, Presidente dell?Associazione ONG Italiane, presente alla Sessione speciale in rappresentanza delle 163 ONG associate ? che mette ulteriormente in luce il crescente isolamento degli USA nei confronti della comunità internazionale. Ancora in questi giorni a New York, infatti, il Governo statunitense ostacola fortemente il raggiungimento del consenso sulla Dichiarazione finale e sul Piano di Azione proposto all?Assemblea, in particolare per quanto riguarda l?abolizione della pena di morte per i reati commessi da minori e la questione del diritto alla salute riproduttiva.? Risultato importante di questa Assemblea, resa straordinaria anche dalla partecipazione di bambini provenienti da tutti i continenti, è il crescente consenso tra i governi del pianeta nel riconoscere la povertà e le diseguaglianze come le cause principali dell?impossibilità di garantire un futuro dignitoso a tutti i bambini del mondo. ?Abbiamo accolto con soddisfazione il discorso ufficiale dell?Italia pronunciato dal Ministro Maroni, in cui la lotta alla povertà si riafferma con forza come obiettivo primario del nostro Governo ? prosegue Marelli ? e quale meta imprescindibile per garantire la piena attuazione, tutela e promozione dei diritti?. Qualche preoccupazione, invece, deriva dall?incontro avuto oggi con il Ministro, che ha voluto incontrare le numerose ONG italiane presenti a New York, quando è stato sollevato il punto relativo alle risorse che devono necessariamente essere messe a disposizione perché a queste dichiarazioni corrispondano fatti e azioni concrete. ?Le difficoltà evidenziate dal Ministro per reperire i fondi necessari ? dichiara il Presidente Marelli ? devono essere decisamente superate mediante scelte chiare e prioritarie che il nostro Governo, così come quelli di altri Paesi, deve compiere.? ?Lanciare un appello per una necessaria politica europea anche nel settore dell?infanzia e per le conseguenti risorse da destinare alle problematiche affrontate a New York ? dichiara il Delegato Europeo dell?Associazione ONG Italiane Mario Gay, anch?egli presente a New York ? non può e non deve diventare un alibi per rinviare le scelte e scaricare le responsabilità che l?Italia deve assumersi. ?La posizione dell?UE a New York, anche di chiara presa di distanza dagli USA, è un segnale estremamente positivo circa il ruolo crescente che la nostra Unione sta assumendo sullo scenario internazionale ? continua Gay. Condividendo la scelta italiana di assumere le stesse posizioni, non possiamo non richiamare il nostro Governo ad adottare contemporaneamente delle strategie definite sul piano nazionale?. L?incontro con il Ministro Maroni si è concluso con l?impegno del Ministro a proseguire in Italia il confronto che da mesi ha luogo con le ONG e le organizzazioni della società civile italiane. ?Questa Sessione speciale dell?Assemblea Generale delle Nazioni Unite ? conclude Sergio Marelli ? trova nella traduzione a livello nazionale del Piano di Azione adottato a New York un punto essenziale per una reale possibilità di passare dalle parole ai fatti. I bambini, in particolare quelli obbligati a vivere in situazioni di emarginazione e di povertà, non possono più attendere: il rispetto e la promozione dei loro diritti sono le fondamenta per un futuro vivibile per tutta l?umanità.?


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