Politica

Chieti, sorsi di vino in bagno turco

Giro d’Italia

di Paolo Massobrio

Che l?Abruzzo sia una delle regioni più selvagge e belle dell?Italia, non ci sono dubbi. E trovarsi come d?incanto a un palmo dalla montagna e dal mare non è cosa di tutti i giorni. Il nostro viaggio ha avuto degli acuti di gusto a iniziare da Villa Maiella di Guardiagrele (via Sette Dolori, 30), uno dei migliori ristoranti dell?Italia intera, che sa raccontare la tradizione dell?Abruzzo a tavola. Un piatto su tutti merita il viaggio: le ?pallotte cac?e ove?, ossia polpettine di formaggio e uova servite con salsa di pomodoro e basilico. Assolutamente sfiziose. Attenzione, qui siamo in una delle zone vitivinicole più produttive d?Italia, dove si concentrano enopoli uno dietro l?altro. Sempre a Guardiagrele lavora Gianni Masciarelli (via Gamberale, 1), che fa un Montepulciano d?Abruzzo ricco, immenso nella sua consistenza. Davvero grande. Spostandoci più in là, a Ortona, c?è la sosta del sogno, ovvero la cantina Agriverde (via Stortini, 32/a), concepita secondo i dettami di un sano rapporto tra l?uomo e la natura. La cantina è un labirinto che offre un percorso tra bicchieri e botti, ma anche massaggi e vasche dove si applica la vinoterapia. C?è un filo d?acqua sotterraneo che è come un leit motiv che conduce nel punto centrale della cantina, dove la voce che rimbomba dà la sensazione di essere al centro del mondo. È impressionante vedere una cantina viva, con la gente che si rilassa al bagno turco e ascolta musica prima di sedersi a cena nell?agriturismo e coricarsi in camere dove il legno è esaltato in tutto il suo calore. Il Montepulciano Plateo che fa Agriverde, biologico come tutti i vini prodotti, è un vertice. Così come lo sono il pane della Bottega del Pane a Gissi (via Italia, 11/a), che si conserva fragrante per un?intera settimana, da consumare con la grandiosa ventricina di Guilmi di Marco Perrucci (via Circonvallazione, 1), un salume a base di carne suina spolverata di sale e peperone trito. Il formaggio saporoso è invece quello di Giulio Petronio dell?azienda Gran Sasso (via San Donato, 56), da accostare alla delicatezza del miele di acacia di Mario Rubini, a Castiglione Messer Raimondo. E prima di partire da Ortona, sedetevi alla trattoria Al Vecchio Teatro (largo Ripetta, 7), per farvi servire un ?pesce di riso? come non l?avete gustato mai.


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