Mondo
Chiese cristiane portano aiuti a Nablus (Cisgiordania)
Caritas-Gerusalemme, Patriarcato latino, le chiese evangelico-luterana, armena ortodossa e episcopaliana in soccorso di 500 famiglie
di Paolo Manzo
Un convoglio umanitario per aiutare 500 famiglie particolarmente bisognose di Nablus, in Cisgiordania. Lo hanno organizzato la Caritas di Gerusalemme, il Patriarcato latino di Gerusalemme insieme alla chiesa evangelico-luterana, all’armena ortodossa e a quella episcopaliana con la collaborazione delle autorita’ locali palestinesi. La consegna di cibo e acqua in particolare, e’ avvenuta ieri a Nablus che da giorni e’ tagliata fuori dal resto della Cisgiordania a causa delle incursioni militari israeliane. A cio’ si aggiunge il crollo dell’economia e dell’occupazione. Come e’ noto l’Unione europea ha bloccato i finanziamenti ai palestinesi in attesa di mettere a punto un meccanismo necessario per bypassare il governo retto da Hamas, inserito nell’elenco dei gruppi terroristici. Il costo totale dell’operazione e’ di 35 mila dollari Usa. Il municipio di Nablus ha aggiunto aiuti per altre 200 famiglie. A scortare il convoglio non solo la polizia ma gli stessi leader religiosi, tra cui il patriarca latino, Michel Sabbah che ha fatto visita all’ospedale cittadino di san Luca impegnandosi a contribuire all’acquisto di medicinali. Sono numerose le Caritas europee a lavoro per aiutare i palestinesi: Belgio, Irlanda, Inghilterra, Spagna, Lussemburgo, Italia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda e Francia.
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