Formazione

Chiesara (We World): Pronti a contribuire alla ‘Buona scuola’

Il presidente dell'ong apppoggia il documento lanciato dal premier Matteo Renzi che vuole rilanciare l'impegno verso il mondo scolastico. "Faremo la nostra parte, in particolare partendo dal nostro impegno verso pratiche inclusive contro la dispersione scolastica"

di Redazione

“Vi propongo un patto, un patto educativo. Noi sul tavolo mettiamo le idee che vedete e tutto il coraggio che abbiamo, per evitare il coro di lamentele dei rassegnati e dei cinici che già dicono: ‘Tanto non cambia mai nulla’. A voi chiedo di essere protagonisti e non spettatori. Chi vuole bene all’Italia vuole bene alla scuola. Renderla più giusta e più rispettata è il nostro obiettivo. Lo facciamo insieme?”. Con queste parole il premier Matteo Renzi ha lanciato “Buona Scuola”, il documento in 12 punti con le proposte per cambiare la scuola.

"Come rete Frequenza200, il primo network nazionale di WeWorld Intervita per il contrasto della dispersione scolastica e per favorire pratiche inclusive, accogliamo con favore il piano proposto dal Governo Renzi e ancor più favorevolmente l’avvio di una discussione pubblica, che possa tenere conto dei diversi protagonisti della scuola. È uno sforzo davvero interessante quello di aprire il dibattito sul tema della scuola. È la prima volta che un governo italiano chiede l’opinione dei diversi attori coinvolti nell’educazione", sottolinea il presidente di WeWorld Marco Chiesara.

"Proprio perché riteniamo di poter rappresentare una parte degli 'innovatori silenziosi della scuola' ci impegneremo nelle prossime settimane ad elaborare una riflessione che possa essere di contributo alla consultazione aperta per La Buona Scuola. WeWorld Intervita presenterà un documento incentrato soprattutto su spunti riguardanti il punto 'La scuola per tutti, tutti per la scuola'”, continua Chiesara, "E’ un’occasione importante e fondamentale per il nostro paese, perché riteniamo e condividiamo il messaggio dato da Renzi: “l’istruzione e la formazione non siano un capitolo di spesa della Pubblica Amministrazione, ma un investimento di tutto il Paese su se stesso”.

In questo senso, "la dispersione scolastica è in modo evidente il disinvestimento di questi anni sulla scuola, pur nelle importanti iniziative varate negli ultimi anni scolastici. Se la scuola fosse stata al centro dei programmi dei Governi che si sono succeduti, forse oggi non ci troveremmo con una situazione tanto allarmante in termini di dispersione. Crediamo che la proposta del Governo vada considerata nella sua interezza. Ci sono evidenti difficoltà per la situazione economica attuale, al di là delle quali questa proposta indica una traiettoria suggestiva e importante", conclude il presidente di WeWorld. "Ci viene chiesto di rispondere con entusiasmo e con proattività. Lavorando tutti i giorni con i bambini e i ragazzi, ci attiviamo e accettiamo la sfida per diventare protagonisti del cambiamento".

 


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