Cultura

Chiesa: nascce fondazione per ex preti ed ex suore

Ricalcherà le attività dell'americana Christian Home International Foundation (Chif)

di Gabriella Meroni

Gli ex preti e le ex suore italiane avranno una loro fondazione che nascera’ ufficialmente con la designazione degli organismi direttivi, il 14 luglio presso il Centro Nova Cana, a Santa Margherita Staffora, in provincia di Pavia. Si tratta – e’ detto in un comunicato – del primo paese europeo, il secondo sara’ l’anno prossimo la Germania, ad avviare le attivita’ che negli Stati Uniti sono condotte dalla Christian Home International Foundation (Chif), che in Italia si chiamera’ ‘Liberi e Solidali’. La Chif e’ un’organizzazione internazionale non-profit, con base giuridica, sostenuta e promossa da benefattori e volontari che negli Stati Uniti conta circa 5 mila ex-preti con famiglia e altrettante ex-suore aderenti. ”Lo scopo principale dell’iniziativa – spiega la promotrice Ausilia Riggi, ex-suora e ora giornalista – e’ quello di fornire un aiuto concreto a tutti coloro che nella Chiesa cattolica, a causa di legittime scelte personali, sia in campo teologico o altro, in particolar modo sacerdoti e suore, sono colpiti da provvedimenti della gerarchia ecclesiastica che li emarginano o espellono, rendendoli bisognosi di sostegno per trovare una nuova sistemazione e un nuovo inserimento nella societa’ civile”. ”In questo senso – ha aggiunto – la Chif si propone anche di attuare gli opportuni interventi per salvaguardare i diritti lavorativi e previdenziali maturati durante gli anni di dedizione nelle strutture religiose ed ecclesiastiche”. ”L’organizzazione – e’ detto nella nota – non si pone in contrapposizione con i vescovi ma ne cerca la disponibilita’ e la collaborazione in uno spirito di dialogo e di servizio e si dichiara esente da specifiche scelte dottrinali, politiche e ideologiche che ognuno puo’, naturalmente, abbracciare solo a livello personale o di gruppo di elezione”. Il numero di preti e religiose che lasciano e’ un problema sempre piu’ complesso: esistono cifre ufficiali, diffuse dallo stesso Vaticano, ma, secondo la filiale italiana del Chif, ”si tratta solo di numeri indicativi a causa dell’oggettiva difficolta’ a reperire i dati”. L’Annuarium Statisticum Ecclesiae che la Santa sede edita ogni anno, ad esempio, fornisce i numeri relativi alle defezioni del clero: il termine include anche coloro che hanno lasciato per motivi diversi dal matrimonio. Secondo l’ultimo Annuarium, nel ’98 si sono avute 618 defezioni di cui 31 nel nostro Paese. Un calcolo fatto dall’organo della Santa Sede, L’Osservatore Romano, nel 1997, confrontando i dati dal 1970 al 1995, ha ottenuto una cifra complessiva di circa 46mila preti che hanno abbandonato il ministero nel solo arco di un quarto di secolo. Ma secondo il canonista Vincenzo Mosca, sarebbero piu’ di mille le defezioni sacerdotali (diocesane e religiose) ogni anno nel mondo. Ancora oggi, per ogni 8 nuovi sacerdoti, almeno uno abbandona il ministero. I sacerdoti ”laicizzati” viventi nel mondo, sempre secondo Mosca, sarebbero quindi piu’ di 50mila. Non e’ d’accordo Mauro Del Nevo, presidente dell’associazione di presbiteri con famiglia Vocativo, secondo il quale la cifra andrebbe addirittura raddoppiata. ”Soltanto in Italia – dice – i sacerdoti coniugati sono da 8 a 10mila e 120mila in tutto il mondo”.


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