Formazione

Chiesa: l’Abbé Pierre va in pensione

A 91 anni l'abbé Pierre lascia la guida della sua organizzazione umanitaria Emmaus a Martin Hirsch

di Paul Ricard

”A 91 anni suonati, e spero non piu’ lontano ‘dall’incontro’ (la morte), lascio il posto ai giovani”. Con queste parole l’abbe’ Pierre, il mitico apostolo dei poveri dal 1988 eletto per ben 17 volte ”il francese più amato dai francesi”, si ritira. Va in pensione, lasciando la guida della sua organizzazione umanitaria Emmaus a Martin Hirsch, ed esce anche dalla scena pubblica. Ha infatti chiesto agli organizzatori del sondaggio ”Vos francais de coeur” che lo ha regolarmente piazzato in testa alle personalita’ preferite dai connazionali di togliere il suo nome dalla lista dei candidati. Ma malgrado l’eta’ e le forze che declinano anche a causa del morbo di Parkinson che, dice, ”mi crea qualche grattacapo”, ha accettato di partecipare sabato sera alla trasmissione televisiva in diretta dedicata ai risultati del sondaggio. Passera’ lo scettro al suo successore nel cuore dei francesi e sara’ nominato ”francais d’honneur”. Un titolo coniato per lui e piu’ che meritato dall’infaticabile difensore dei diseredati, sempre pronto a denunciare violazioni dei diritti umani, a scendere in campo per difendere gli emarginati, i senza tetto, i sans-papiers.
L’apostolo dei derelitti e’ tassativo: il mondo non e’ mai stato infelice come oggi. E il primo febbraio, al Museo dell’uomo, lancera’ un nuovo appello contro la poverta’, a fianco del suo successore Martin Hirsch, membro del Consiglio di Stato, di radici ebraiche e protestante da due anni braccio destro del cattolico abbe’ Pierre.

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