Cultura

Chiesa: il 29 novembre don Benzi dal Papa

Di seguito il comunicato dell'associazione Papa Giovanni XXIII

di Gabriella Meroni

Lunedì 29 novembre nel quadro delle manifestazioni per il trentennale della ?Casa Betania? di Coriano, prima Casa-famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII è previsto un appuntamento di grande rilievo:, il Santo Padre riceverà in udienza privata Don Oreste Benzi e i membri della Comunità insieme alle persone ospiti delle strutture di accoglienza ed ai loro famigliari. Il numero dei presenti sarà certamente elevato, tanto che l’udienza si svolgerà nella grande Aula ?Paolo VI?: dalla segreteria generale fanno sapere che oltre tremila persone hanno richiesto la sistemazione alberghiera per la notte, ma che molti raggiungeranno Roma in giornata oppure organizzandosi autonomamente. Sarà certamente una grande festa per la Comunità, che conta strutture di accoglienza in ventuno Stati e centottanta Diocesi sparse nel Mondo. In rappresentanza delle zone di Missione parteciperanno persone provenienti da Brasile, Russia, Bangladesh, Shrilanka, Zambia e Tanzania. Anche il Vescovo di Rimini Mons. Mariano De Nicolò accompagnerà la Comunità a Roma. Fino al momento in cui scriviamo hanno dato la loro adesione anche Mons. Antonio Lanfranchi da Cesena, Mons. Francesco Micicchè da Trapani, Mons Pietro Nonis da Vicenza, Mons Elio Sgreccia, Vice Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, Mons. Claudio Celli, riminese, Arcivescovo di Civitanova e segretario dell’Amministazione del Patrimonio della Sede apostolica, Mons. Stanislaw Rilko, presidente dl Pontificio Consiglio per i Laici. Altri Vescovi sono stati contattati, ma la loro partecipazione, al momento, non è certa. Abbiamo chiesto a Don Oreste Benzi di illustrarci significato dell’incontro: ?Sarà un incontro dei figli con il proprio Padre dove manifesteremo la nostra gioia per il posto nella Chiesa e l’armonia della Comunità con tutti i Vescovi del Mondo. Il tentennale della prima Casa-famiglia è senz’altro un momento di festa per noi, ma è anche il nostro ringraziamento per il riconoscimento definitivo che la nostra Associazione ha ricevuto attraverso il Pontificio Consiglio per i Laici come Associazione internazionale di fedeli di diritto pontificio. Con questo atto la Chiesa riconosce la vocazione dei membri della Comunità Papa Giovanni XXIII, il cui specifico interiore consiste nel seguire Gesù povero, servo e sofferente, vittima di espiazione dei peccati e lo specifico visibile nella condivisione diretta con gli ultimi. Con questo atto la Chiesa ha affidato alla Comunità tre compiti: santificarsi personalmente attraverso la vocazione specifica, contribuire alla realizzazione del Regno di Dio, partecipare alla missione di salvezza della Chiesa. La verifica della vocazione sta nel condividere la vita degli ultimi, conducendo una vita da poveri, lasciando spazio alla contemplazione, nell’obbedienza e nella fraternità. Inoltre la Chiesa chiede alla Comunità di rimuovere le cause dell’emarginazione e le fabbriche dei poveri. Chiede inoltre di sviluppare l’Evangelizzazione del Mondo come trapianto vitale.?


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