Sostenibilità

Chi va sano Va lontano

Il caro benzina fa bene all’ambiente. Nonostante il brusco arresto del mercato automobilistico italiano, nel primo i concessionari hanno registrato un boom di vendite di vetture ecologiche.

di Redazione

Il caro benzina fa bene all?ambiente. Nonostante il brusco arresto del mercato automobilistico italiano, nel primo trimestre 2008 i concessionari hanno registrato un boom di vendite di vetture ecologiche. I veicoli ?verdi?, a doppia alimentazione, a metano, gpl o elettrica, hanno allargato la propria quota di mercato passando dal 2,93% dello scorso anno al 5,3%. Le ragioni di questa voglia matta di quattro ruote a basso impatto ambientale si trovano nel portafoglio, alleggerito dalla corsa dei prezzi dei carburanti. A dare una spinta all?acquisto sostenibile ci sono poi gli ecoincentivi inseriti in Finanziaria che prevedono contributi fino a 1.500 euro per ordini effettuati entro il 31 dicembre 2009; i sostegni alla rottamazione di vetture Euro 0, 1 e 2, e sempre più frequenti stop dei sindaci delle grandi città alla circolazione in centro. Insomma, inquinare non conviene affatto. E nei primi tre mesi dell?anno gli italiani hanno recepito il messaggio acquistando ?solo? 32.890 auto, secondo le stime fornite dall?Unrae, l?associazione delle case automobilistiche estere presenti in Italia. Di queste nuove immatricolazioni, 13.298 sono a benzina e gpl, 18.455 unità a benzina e metano e 1.137 ibride, benzina più motore elettrico. Ma occorre spingere sull?acceleratore visto che l?Unione Europea si propone di fissare, a partire dal 2012, la media delle riduzioni a 120 grammi di CO2 per km. Per poi sbarcare – secondo stime Ue – all?idrogeno, il vettore energetico che dal 2030 potrebbe alimentare un parco di 16 milioni di veicoli. Intanto lo scenario mondiale sta cambiando a grande velocità, come ha dimostrato il salone di Ginevra del marzo scorso. Qui, tra presentazioni reali e roboanti ?effetti annuncio?, abbiamo visto tutte le grandi case presentarsi in abiti ecologicamente corretti.

Sull?altra sponda dell?Oceano, a metà aprile la Sae – Society of Automotive Engineering, l?associazione che riunisce i principali costruttori di componenti e tecnologie automobilistiche, ha annunciato i primi riconoscimenti che ogni anno premieranno l?innovazione e le più importanti novità: due vetture ibride della General Motors, la Chevrolet Tahoe e il GMC Yukon sono state nominate ?Best Engineered Veichles 2008?. Invece la rivista Green Car ha premiato l?auto verde l?anno. Sul podio non è salita un?utilitaria, bensì un Suv: la Chevrolet Tahoe Hybrid, che non raggiunge i 9 km con un litro ma batte i 6 scarsi del modello classico.

Nei laboratori intanto crescono le collaborazioni tra grandi marchi per arrivare più rapidamente a proporre prodotti nuovi al mercato. Bmw, Daimler e General Motors nel centro ricerche di Troy, negli Usa, hanno messo a punto il cambio Two mode, che permette una combinazione innovativa ed intelligente dei potenziali di efficienza e di dinamica del motore a combustione interna e dell?elettromotore. Volkswagen a Ginevra ha esposto in prima mondiale la Golf TDI Hybrid, un prototipo che consuma appena 3,4 litri di gasolio per 100 chilometri, che si distingue dal modello di serie per il nuovo colore Vivid Blue. Per il momento ancora un prototipo, «ma non lo rimarrà in futuro» promettono in Volkswagen.

IN CASA FIAT

  • Il centro ricerche Fiat

nel 1983 aveva prodotto il primo microibrido. Poi il Lingotto ha puntato su altre tecnologie, a doppia alimentazione, come i motori a metano e benzina. «Una risposta premiata dalla leadership sul mercato europeo», spiega Nevio Di Giusto, amministratore delegato del Centro ricerche Fiat e di Elasis. «I nostri sforzi si concentrano sul miglioramento ecologico dei sistemi propulsori e sulla ricerca di una nuova definizione di motorizzazione, che può essere una combinazione di soluzioni».

MERCEDES

  • Le nuove strade cambieranno la mobilità

La mobilità è fondamentale nella società di oggi ed è un fattore determinante per il benessere di un?economia. Un comportamento responsabile ed orientato al futuro deve mirare a rendere sostenibile la mobilità», parola di Gianfranco De Cesaris, direttore generale Mercedes-Benz Cars. La casa di Stoccarda ha lanciato un programma ambizioso, Road to the Future che si pone l?obiettivo di progettare e sviluppare automobili Premium ecocompatibili e con consumi contenuti. Ovviamente l?ibrido è la tecnologia di punta, ma non l?unica: «È una delle diverse soluzioni», spiega De Cesaris. «Mercedes-Benz sta svolgendo un ruolo pionieristico nello sviluppo della tecnologia delle celle a combustibile e soprattutto nelle tecnologie BlueTEC e BlueTEC HYBRID per la realizzazione del diesel più pulito al mondo». Nell?attesa Mercedes-Benz già è presente sul mercato con prodotti ad alto coefficiente ecologico. Ad esempio Classe E NGT, la berlina a gas metano più potente sul mercato, mentre è in arrivo la nuova Classe A 160 CDI Coupé BlueEFFICIENCY, che presenta consumi di appena 4,5 litri per 100 km.


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