Cultura
Chi non muore si ritwitta
Una nuova app promette di inviare messaggi su twitter anche dopo la morte dell'utente. Basta dare il proprio assenso e partiranno messaggi che tengono conto di gusti, opinioni e interessi del defunto. E non è l'unico strumento del genere...
Una volta c’era l’ambrosia, ma era complicata da reperire (bisognava salire sull’Olimpo) e pochi riuscivano a impadronirsene, schivando i fulmini di Zeus, e a conquistare l’immortalità. Adesso chi vuole vivere per sempre non deve fare troppa fatica: gli basta scaricare un’app, e l’illusione di essere immortali è già pronta sullo schermo. E’ questa la promessa di “LivesOn”, una nuova applicazione in uscita a marzo che promette tweet anche dalla tomba. Proprio così: una volta passato a miglior vita, l’utente continuerà però a postare tweet grazie alla app, che scriverà per lui con il suo stesso account, tenendo conto dei gusti personali del defunto, dei suoi interessi, degli argomenti su cui amava intervenire in vita.
Una sorta di alter ego, virtuale e immortale, che darà l’illusione agli altri utenti del social network di non aver perso l’amico di un tempo. “When your heart stops beating, you'll keep tweeting,” (quando il tuo cuore smetterà di battere, continuerai a twittare) è lo slogan di LivesOn, che ha pensato proprio a tutto: il morituro può infatti decidere un “esecutore testamentario”dei tweet, incaricato eventualmente di stoppare l’applicazione, e quindi anche l’invio di tweet, in un momento prestabilito (dopo un anno dalla morte, per esempio).
Con questa pensate di averle viste tutte? E invece no. Oltre a LivesOn, esistono altri strumenti che promettono l’immortalità virtuale, come la piattaforma DeadSocial, che consente di programmare, prima del decesso, una serie di post su facebook, twitter e linkedin che verranno pubblicati postumi in date stabilite. LivesOn è un passo avanti, però, perché potrà pubblicare messaggi anche non preordinati, ma “inventati” sul momento, proprio come se venissero in mente al caro estinto. E se scrivesse stupidaggini che il morto non approverebbe? I tecnici di LivesOn sono al lavoro per fissare il bug.
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