Non profit

Chi invita uno straniero deve “autocertificarsi”

La nuova legge coinvolge anche i turisti

di Redazione

Mi piacerebbe invitare, come ospite, una mia amica rumena per passare un breve periodo di vacanza, qui in Italia.Mi hanno spiegato, che, per farlo, è necessario un invito scritto. Sono andata in Questura per sapere esattamente quale procedura seguire. Lì mi è stato detto che non è più possibile farlo senza ulteriori spiegazioni. Ora mi chiedo: come posso fare a far venire la mia amica a casa mia per trascorrere qualche giorno di vacanza insieme? È vero che non si può più invitare nessuno? Cinzia F.,Pisa Risponde Cristina Calzolari Da sempre il rilascio del visto di ingresso per ragioni di turismo è affidato alla valutazione dei consolati italiani all’estero, che devono verificare l’esistenza delle condizioni previste dalla legge. Dopo l’entrata in vigore della nuova legge sull’immigrazione, nel marzo scorso, alcune procedure che venivano utilizzate precedentemente per l’ingresso a motivo di turismo, sono state modificate. In particolare, è stato abolito il cosiddetto “certificato di garanzia”. Si trattava sostanzialmente di un formale invito fatto da una persona in Italia, senza il quale molto difficilmente cittadini provenienti da Paesi da cui vi è una forte tensione migratoria, avrebbero ottenuto il visto d?ingresso dalle rappresentanze consolari italiane. La persona in Italia doveva appunto presentare, di fatto, una dichiarazione, sottoscritta in questura, in cui si impegnava a garantire vitto e alloggio alla persona invitata durante tutto il periodo del suo soggiorno, oltre che a sostenere i costi di eventuali cure mediche che dovessero rendersi necessarie e ad assicurare il rientro al termine della vacanza.Ora, essendo venuta meno questa procedura, ma non essendo cambiati sostanzialmente i criteri in base ai quali i consolati rilasciano o rifiutano il visto, consigliamo alla nostra lettrice di sostituire “la dichiarazione di garanzia” con una autocertificazione che va fatta presso il Comune, inviandola quindi subito all’amica rumena affinché la presenti al consolato. Occorre ricordarsi inoltre che la nuova legge ha stabilito l’obbligo, anche per chi soggiorna per turismo, di avere una regolare copertura assicurativa per eventuali spese mediche: quindi non è più necessario che chi invita si assuma la responsabilità di coprire i costi delle cure mediche ma diventa fondamentale, perché il consolato rilasci il visto, che la sua amica stipuli, prima di venire a passare il periodo di vacanza a casa sua, una polizza con un’assicurazione privata italiana o straniera (o un?altra forma assicurativa), contro il rischio di malattia o di infortunio durante il soggiorno in Italia.


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