La vicenda Dominique Strauss-Kahn non poteva capitare in un momento peggiore per la situazione europea, con la crisi del debito che sta accelerando non a caso dopo l’incriminazione del direttore del Fondo Monetario. Così le voci e le dichiarazioni sull’uscita della Grecia dall’euro si sono intensificate ed i problemi della Spagna e dell’Italia hanno avuto una impennata. Il tappo europeo che teneva tutto insieme è ora saltato e le banche franco tedesche vedono aumentare la possibilità di effettuare mega svalutazioni sui titoli presenti nel loro attivo. DSK con i soldi del FMI era riuscito a mantenere a galla i paesi in difficoltà cercando di far guadagnare tempo, sperando in una soluzione tra le nazioni che danno e quelle che ricevono.
Il FMI e la Banca Mondiale sono le due istituzioni che hanno sempre risposto alle esigenze delle élites finanziarie con funzioni di monitoraggio sui debiti dei Paesi. La stragrande maggioranza delle persone in tutto il mondo non si rende neanche conto del potere che il FMI ha nel controllo delle loro vite. Provate a chiedere agli argentini che nel 2001 con l’austerità imposta caddero in una tremenda recessione fino a quando decisero di abbandonare il programma FMI mandando così in default il proprio debito.
Varie teorie si rincorrono sul complotto per bloccare DSK alla quasi certa elezione alla Presidenza della Repubblica Francese. Di certo è uno dei membri dei gruppi di élite che si riuniscono a porte chiuse ma il suo errore è stato quello di minacciare Washington ad affrontare i problemi del deficit fiscale che aumenterà nel 2011. A suffragio della tesi complottistica alcuni quotidiani esteri fanno notare che chi lo sta incriminando è il procuratore Cyrus Vance Jr., figlio dell’ex Segretario di Stato del Presidente Carter. Il patrigno di Sarkozy, Frank Wisner era diventato braccio destro di Cyrus Vance e le due famiglie hanno fortissimi legami. Che strano, il magistrato che incastra DSK è amico di famiglia di Sarkozy. Sembra che il sesso sia l’ultimo problema.
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