C’è poco da sorridere in carcere, anche perché sono sempre di più i detenuti che non hanno neppure i denti per un sorriso. In tante carceri, bisogna aspettare mesi per avere qualche cura, e chi non ha soldi rischia di non riuscire più neanche a mangiare, perché le aziende sanitarie non forniscono le protesi. Questo è un appello perché qualcuno trovi finalmente una soluzione che ponga fine all’inutile calvario che tanti detenuti devono affrontare, come quello che qui racconta Milan G. nella sua testimonianza.
Ormai ho quasi sessant’anni, e da più di 11 mi trovo in carcere. Durante questi anni, ogni volta che avevo un problema coi denti, la soluzione era l’estrazione, finché sono arrivato a non avere più denti per masticare. Non avendo denaro mi sono rivolto al ministero della Giustizia per avere una protesi dentaria, e il ministero ha accolto la mia richiesta. Solo che poi ho fatto diverse domande al dentista per avere la protesi, ma nessuno mi ha dato retta. Così, per anni ho mangiato solo cibo tritato e brodino.
Appena ho avuto un po’ di soldi, ho chiesto di farmi fare la protesi a mie spese: la domanda è stata accolta immediatamente. La dottoressa ha dato un’occhiata alla bocca e, senza nemmeno farmi una radiografia, mi ha fatto un preventivo. Ho pagato 1.600 euro, e ho avuto subito la protesi. Ma non ho risolto il problema.
La protesi mi faceva male, ma la dottoressa mi ha detto che dovevo sopportare e che il male sarebbe passato presto… È passato più di un anno, e nel frattempo si è staccato il ponte sul quale era fissata la dentiera e quindi ho perso anche quei pochi denti che avevo. Ovviamente andrebbe rifatto tutto l’impianto ma, malgrado le lettere scritte alla dottoressa e al dirigente sanitario, non ho più visto nessuno.
Potrei fare una denuncia e contestare il lavoro fatto, ma non ho né la voglia né i soldi per andare di nuovo in tribunale. Mi sono arreso di fronte a tanto menefreghismo e mangio cibo macinato aspettando di finire la pena, per affrontare fuori di qui il problema dei denti e di altre patologie di cui soffro anche per via dell’età, sperando che non sia troppo tardi. [Milan G.]
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