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Chi fa la chemio ha diritto a un’indennità?

La valutazione della gravità dell'invalidità civile segue regole di accertamento valide per tutti anche per i soggetti malati di tumore (di Damiano Bettoni).

di Redazione

Volevo sapere se è vero, come ho letto in una mailing list, che chi è sottoposto a un trattamento chemioterapico ha diritto all?indennità di accompagnamento. Sarei interessata a conoscere come e a chi fare domanda per mia suocera.

Sarah O. (email)

La notizia è riapparsa di recente sui giornali e ha invaso internet, creando scompiglio e false speranze. Si tratta del possibile diritto all?indennità di accompagnamento per le persone sottoposte a chemioterapia. La notizia prende spunto dalla sentenza n. 1705/99 della Corte di Cassazione, che riguardava però il diritto di un minore a percepire l?indennità di frequenza nel periodo di trattamento chemioterapico in day hospital. Nell?incredibile svilupparsi delle ?leggende metropolitane? questa sentenza è divenuta la conferma al diritto all?indennità di accompagnamento per tutti quelli che sono soggetti a chemioterapia antitumorale. Purtroppo questo non è vero. La valutazione della gravità dell?invalidità civile anche per i soggetti con tumore segue le regole di accertamento valide per tutti. Una notizia che si ripete e si rilancia non è sempre vera, anzi molte volte è sospetta. In questo caso si ha il risultato aberrante di aggiungere quote di dolore e di amarezza a chi già per motivi di salute non ne avrebbe proprio bisogno. La sentenza 1705/99 discute dell?indennità di frequenza dei minori, istituita dalla legge 289/90, e non dell?indennità di accompagnamento prevista dalla legge 18/80. È bene ricordare che l?indennità di frequenza spetta solo ai minori di anni 18 che abbiano “difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età”, riconosciute dalle Commissioni mediche di invalidità civile delle Asl; che frequentino “in modo continuativo o periodico”: centri ambulatoriali o diurni, pubblici o privati, purché convenzionati, anche di tipo semiresidenziale, specializzati nel trattamento terapeutico e/o riabilitativo, scuole pubbliche o private compresa la scuola materna, centri di formazione o di addestramento professionale. L?indennità di accompagnamento spetta ai soggetti di tutte le età che, a causa di infermità o menomazioni, non siano autosufficienti, e pertanto dipendenti da altri per vivere, poiché non sono deambulanti e necessitano di accompagnatore, oppure necessitano di assistenza continua poiché non sono in grado di compiere gli atti quotidiani della vita. Anche in questo caso lo stato di non autosufficienza è stabilito dalle Commissioni mediche per gli invalidi civili delle Asl. Si tratta di due indennità diverse, anche se ?a orecchio? possono confondersi, poiché i minori con difficoltà persistenti devono sempre essere ?accompagnati? a scuola, all?ambulatorio o al day hospital per la terapia o per la riabilitazione. Ma le due indennità sono incompatibili.

Damiano Bettoni

Il punto Un po? di chiarezza dopo le false speranze alimentate da un?errata lettura di una sentenza della Corte di Cassazione. In cui si parlava del diritto di un minore ad avere l?indennità di frequenza durante il trattamento chemioterapico. Nulla a che vedere con l?indennità d?accompagnamento.

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