Volontariato

Chi era don Luigi Giussani

Nato a Desio (Milano) 82 anni fa, ha fondato un movimento oggi presente in 75 paesi del mondo

di Gabriella Meroni

Luigi Giussani, uno dei principali esponenti del cattolicesimo italiano contemporaneo, fondatore del movimento ecclesiale Comunione e Liberazione, era nato a Desio (MI), il 15 ottobre del 1922. Entrato in seminario a dieci anni, ha compiuto i suoi studi nella facolta’ teologica di Venegono. In quel seminario ha poi insegnato per diversi anni. Il suo primo scritto conosciuto e’ ‘Atteggiamenti protestanti e ortodossi di fronte al dogma dell’Assunta’, del 1951. Sei anni piu’ tardi, come insegnante di religione al liceo Giovanni Berchet di Milano, don Giussani scrive ‘Il senso religioso’ che, nel 1959, affina come testo teorico di un’ esperienza per diffondere il Vangelo tra i giovani studenti di un gruppo chiamato Gioventu’ Studentesca. E’ il nucleo dal quale uscira’ Comunione e liberazione. Nei primi anni del pontificato di Paolo VI, don Giussani e’ spinto dall’arcivescovo di Milano, cardinale Giovanni Colombo, suo ex insegnante al seminario, a trascorrere un periodo di studi negli Stati Uniti. In terra americana egli resta circa sei mesi, rispetto al piano originario di due anni. Nel crinale tra la fine del 1968 e l’inizio del 1969 don Giussani lancia, a partire dall’ Universita’ Cattolica nel capoluogo lombardo, il nuovo movimento di Comunione e Liberazione che si impernia sul cristianesimo come avvenimento capace di permeare di se’ ogni attimo della condizione umana. Dallo stesso alveo, col tempo, usciranno numerose iniziative, come il Movimento popolare e il Meeting di Rimini. Le nuove realta’ sono pero’ viste con diffidenza da mons. Franco Costa, assistente centrale dell’Azione Cattolica Italiana, molto ascoltato da Paolo VI. Ma nel 1977 Paolo VI, per la prima volta, ricevendo un gruppo di Comunione e Liberazione di Firenze, accenna a essa in termini nuovi e incoraggianti. La svolta per don Giussani avviene nell’autunno 1978, con l’elezione di Karol Wojtyla a pontefice (il cardinale di Cracovia era stato avvicinato piu’ volte, in epoca di guerra fredda, da don Francesco Ricci, fondatore del Centro studio Europa Orientale, scomparso da tempo e intimo di don Giussani). Ed e’ con l’attuale pontificato che l’11 febbraio 1982 il Pontificio consiglio per i laici riconosce la Fraternita’ di Comunione e Liberazione come associazione laicale di diritti pontificio. Oggi la Fraternità è presente in circa 75 nazioni nei cinque continenti. Don Giussani, fino al 1990, ha insegnato Introduzione alla teologia all’università Cattolica di Milano. Nel frattempo, ancora il Consiglio per i laici ha riconosciuto l’Associazione di fedeli Memores Domini, uomini e donne consacrati formati in Comunione e Liberazione, votati in modo totale a essere missionari nel mondo del lavoro. Nominato consultore della Congregazione per il clero e del Consiglio per i laici, don Giussani dirige dal 1993 la collana ‘I libri dello spirito cristiano’ per la Rizzoli e dal 1997 la collana discografica Spirito gentil. Spesso in lista per diventare cardinale, il fondatore di Cl e’ invece morto senza aver indossato la porpora.


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