Formazione

Chi beve vino campa cent’anni?

I dubbi di un medico dopo alcuni servizi "scientifici" sui nostri tigg

di Redazione

«Molte agenzie di stampa hanno riportano nei giorni scorsi la notizia di una ricerca americana che ha studiato gli effetti del resveratrolo sui topi, con il titolo “Vino rosso riduce rischi obesità” (leggi qui) La stessa notizia è stata ripresa da numerose testate nazionali e locali. Il TG1 delle 20 del 2 novembre ha ripreso la notizia di questa ricerca, riportando tra i titoli: “Chi beve vino campa cento anni”. Il servizio, di Manuela Lucchini, cominciava con la frase: “Vino rosso sempre più prezioso per la nostra salute”. Si tratta evidentemente di una colossale stupidaggine, completamente infondata dal punto di vista scientifico. Meglio ancora, si tratta di una grossolana manipolazione della scienza, presumibilmente per fini commerciali. Alla faccia dell’informazione e soprattutto alla faccia della salute delle persone. In realtà la notizia corretta, dal punto di vista scientifico, era molto diversa: una cosa tipo “studiati negli Stati Uniti alcuni effetti positivi del resveratrolo sui topi”. La ricerca, pubblicata su “Nature”, da nessuna parte parla di vino, quello l’hanno aggiunto in Italia. Il resveratrolo è presente in 74 diversi vegetali, tra cui arachidi, olive, mirtilli, pomodori…uva. Come mai il TG1 non titolava “chi mangia arachidi campa cento anni”? Ai topini non è stato somministrato vino (con la sua importante componente di alcol), ma resveratrolo. Nel vino rosso, per ogni parte di resveratrolo ce ne sono centinaia di migliaia di alcol, sostanza tossica per tutti gli organi e gli apparati del corpo umano, dai dimostrati effetti cancerogeni. Per assumere una dose significativa di resveratrolo bisognerebbe bere tanto vino da uccidere il povero paziente già il primo giorno di “cura”. Ci sono ricerche che dimostrano come il resveratrolo, quando assunto attraverso il vino, non viene nemmeno assorbito dall’organismo umano. Il messaggio forte, il titolo “Chi beve vino campa cento anni”, oltre ad essere una stupidaggine assoluta, è un insulto a tutte quelle famiglie, in Italia sono milioni, che devono proprio al vino il motivo della loro sofferenza. E non mi si venga a dire che ci si riferiva al “bere moderato”: se uno beve poco vino, di fatto non assume resveratrolo, e tutto il ragionamento cade. Per assumere dosi di resveratrolo equivalenti a quelle somministrate ai topi di questa ricerca un uomo dovrebbe bere mille litri di vino al giorno. Venendo al discorso obesità, l’alcol è calorico, ingrassa. Fare una cura antiobesità bevendo il vino rosso, perchè contiene resveratrolo, è un’indicazione evidentemente illogica, come lo sarebbe suggerire, per combattere questo problema, di mangiare torte alla crema farcite di frutti di bosco (anch’essi contenenti il resveratrolo). Il minimo che ci si aspetta ora dal Direttore del TG1, e dai responsabili dei giornali che hanno riportato questa sciocchezza, dagli effetti estremamente pericolosi, è che chiedano scusa per la colossale bufala presentata dalle loro testate. Si rischia per il dilettantismo, o per la malafede di qualcuno, di distruggere anni di lavoro certosino trascorsi a cercare di informare i cittadini in maniera seria e scientificamente corretta sui rischi legati al consumo delle bevande alcoliche. L’alcol è uno dei principali fattori di morbilità e mortalità nel nostro paese, e si stima che il vino sia responsabile di circa il sessanta per cento dei problemi alcolcorrelati. La promozione del vino come fattore di salute, su presupposti privi di fondamento, è comportamento di estrema gravità, che va denunciato con forza da quanti hanno a cuore il benessere dei cittadini». Prof. Pier Paolo Vescovi Direttore del Dipartimento Medico Azienda Ospedaliera”Carlo Poma”, Mantova, Regione Lombardia


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