Cultura

Chernobyl, aumentano mutazioni genetiche nei bambini

A quindici anni dal disastro, non si sono ancora finite le nefaste conseguenze dell'esplosione nucleare

di Gabriella Meroni

Quindici anni dopo, continuano i danni dell’esplosione di Chernobyl. E’ stato purtroppo riscontrato dai ricercatori di Ucraina e Israele un elevato ed inatteso aumento di mutazioni nel DNA dei bambini nati dopo il disastro del reatttore nucleare, avvenuto nel 1986. La ricerca è stata pubblicata nella sezione di scienze biologiche dei Proceedings della Royal Society britannica.

I genitori dei bambini che hanno subito queste mutazioni genetiche, furono coinvolti nella ‘pulizia’ del reattore esploso, e quindi esposti, se pur in minima parte, alle radiazioni. Rispetto ai bambini concepiti prima dell’esplosione e a quelli che con la centrale non c’entrano nulla, il tasso di mutazioni è di sette volte più alto. Si riscontra inoltre, una tendenza alla diminuzione dei nuovi frammenti di DNA con il passare del tempo che intercorre tra: l’esposizione alle radiazioni da parte dei genitori (soprattutto il padre), ed il concepimento.

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