Cultura

Che succede se due pacifiste si azzuffano

La lite Franca Rame e Lidia Menapace

di Gabriella Meroni

Due donne, due pacifiste, due pasionarie di tutte le lotte anti-militariste. Queste erano, e sono, Lidia Menapace (in foto) e Franca Rame. Insieme hanno firmato mille appelli, e insieme siedono nella Commissione di indagine sull?uranio impoverito del Senato. La settimana scorsa, la rottura: Rame accusa la commissione di aver sprecato soldi pubblici in una missione istituzionale che definisce una «gita» a un poligono di Lecce in cui l?uranio «non c?entra nulla», il tutto con volo di Stato e suite in hotel di lusso. Menapace si ribella: annuncia querela e affida all?ufficio stampa del Prc una nota durissima, in cui ribatte alle «inesattezze» della Rame e le chiede di smentire.

Una situazione imbarazzante per due icone antagoniste, punti di riferimento di sigle e movimenti che ora assistono sconcertati alla querelle. «Non capisco questa lite», dice Gigi Ontanetti, 50 anni, una vita nell?Agesci e nei Beati i costruttori di pace, ex consigliere al Comune di Firenze per Rifondazione («ma non ho rinnovato la tessera»). «Ma temo che il problema sia politico, e rifletta la crisi di una sinistra delusa da questo governo. C?erano aspettative enormi, non corrisposte. Ed ecco le divisioni. E poi senta, conosco Lidia Menapace e?». E?? «Non butterebbe via un centesimo, prende appunti sui biglietti del treno per non sprecare carta?. Certo che quando entri in un governo devi assoggettarti, scendere a compromessi».

Si schiera con Lidia Menapace Mao Valpiana, veronese, 52 anni, esponente storico del movimento nonviolento: «Franca Rame fa la ?grillina?», esordisce, «titilla i bassi istinti del popolo. Eh no, non ci sto. Se c?è onestà, come in questo caso, i costi della politica sono soldi ben spesi. E per la commissione uranio, poi! Una delle più importanti d?Italia». «Conosco il lavoro di Lidia Menapace», continua Valpiana, «e lo apprezzo. Sono andati in missione con un volo di Stato, e allora? Stavano lavorando per la salute dei cittadini. La Rame ha fatto un errore». «Sono contraria agli sprechi, guido una Clio e vado a fare la spesa al mercato», afferma Luisa Morgantini, europarlamentare del Prc che ha diviso molte battaglie sia con Menapace che con Rame, «quindi non ho dubbi: meglio un volo di linea di un volo di Stato. Ma sono contraria a questa campagna denigratoria della politica, eccessiva e demagogica. Poi sul caso non mi faccia dire di più: vengo da Gerusalemme, ho visto problemi veri. Queste polemiche mi irritano».


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