Economia
Che fare se non pagano la notte
Le indennità per il lavoro notturno vanno corrisposte. Ma non conviene far causa
di Redazione
Ho lavorato come educatore per tre anni e mezzo in una cooperativa sociale, aderente al contratto nazionale, all?interno di una comunità per adolescenti a rischio. Quando ho lasciato il lavoro ho scoperto che non mi hanno pagato 4 ore di ogni turno notturno(circa sei turni al mese) né nessuna indennità notturna. Si sono giustificati dicendo che la notte lì si dormiva, in ufficio, su un divano letto fornito dalla stessa cooperativa. Ho lavorato in altre comunità e sono sempre stato pagato; se mi fossi assentato, oltretutto, sarei incorso in una sanzione grave. Ci sono gli estremi per una causa?
M. M. (email)
Risponde Giulio D?Imperio
Devo dirle in tutta sincerità che effettivamente a lei era dovuto comunque un minimo di indennità. Mi sembra molto strano che si sia accorto con estremo ritardo di non trovare in busta paga l?importo equivalente a 4 ore di lavoro notturno svolto. La scusa addotta dalla cooperativa non regge assolutamente, perché può anche essere vero che lei dormiva, ma era pur sempre in servizio. Lei mi chiede se è possibile agire contro la cooperativa: a primo acchito le direi di sì, ma la inviterei a riflettere sul fatto che durante la prestazione di lavoro notturno soprattutto di sorveglianza lei era tenuto a rimanere sveglio e non a dormire anche se la cooperativa le aveva fornito un divano letto. Le dico di fare attenzione anche perché non conosco i motivi per cui si è interrotto il rapporto di lavoro, ma le posso assicurare che se la cooperativa dovesse dimostrare di averla sorpresa a dormire durante le ore di servizio ricevendone un danno, chi rischia di pagare i danni alla fine è lei. Secondo me le spetterebbe come indennità o quella prevista dall?articolo 55 del nuovo contratto delle cooperative sociali, oppure quella prevista dall?articolo 56 dello stesso contratto nel caso in cui la sua situazione rientra tra quella prevista dall?articolo appena citato.
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