Famiglia

Che ci fanno 340 minorenni nelle scuole militari?

Il dato nel Rapporto del governo italiano sulla Convenzione Onu

di Redazione

Minorenni nelle scuole militari. Sembra una notizia di un altro mondo, e invece è tutta italiana. Certificata dal Governo e benedetta dal Comitato Onu sui diritti dell’infanzia. Secondo l’ultimo rapporto del governo italiano che monitora l’attuazione in Italia della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo (presentato in realtà nel 2009), nelle scuole militari italiane – Nunziatella, Teuliè, Morosini e Dohuet –  sono iscritti ben 340 minorenni.

Si tratta di ragazzini tra i 15 e i 17 anni che però allo scattare dei 16 anni «sono tenuti all’osservanza anche dei doveri previsti dalle norme di principio sulla disciplina militare e dal regolamento di disciplina militare». Il rapporto precisa che «una particolare attenzione è riservata alla comunicazione tra i docenti e le famiglie, tramite incontri, colloqui telefonici o via e-mail».

Ecco i dati dettagliati:

Scuole Nunziatella e Teuliè

• frequentatori di età compresa tra i 15 e i 17 anni: 169;
• regioni di provenienza: Centro 17% (Abruzzo: 6; Lazio: 17; Marche: 1; Toscana: 2; Umbria: 2), Nord 15% (Emilia-Romagna: 2; Friuli Venezia Giulia: 2; Liguria: 2; Lombardia: 5; Piemonte: 10; Veneto: 5) e Sud 68% (Basilicata: 3; Calabria: 7; Campania: 61; Molise: 6; Puglia: 26; Sicilia: 12).

Scuola Morosini
• frequentatori di età compresa tra i 15 e i 17 anni: 101;
• regioni di provenienza: centro 29% (Abruzzo: 2; Lazio: 9; Marche: 2; Toscana: 4; Umbria: 2), Nord 25% (Emilia-Romagna: 1; Friuli Venezia Giulia: 2; Liguria: 1; Lombardia: 7; Veneto: 9; Piemonte: 4) e Sud 46% (Basilicata: 2; Calabria: 6; Campania: 6; Molise: 1; Puglia: 21; Sicilia: 9).

Scuola Dohuet
• frequentatori di età compresa tra i 15 e i 17 anni: 70;
• regioni di provenienza: Centro 49%(Abruzzo: 1; Lazio: 20;Marche: 3; Toscana: 9; Umbria: 1), Nord 18% (Liguria: 2; Lombardia: 2; Veneto: 5; Piemonte: 2; Trentino: 2) and Sud 33% (Basilicata: 2; Campania: 8; Puglia: 8; Sicilia: 4; Sardegna: 1).

In sostanza 75 ragazzini vengono dalla Campania, 55 dalla Puglia e 25 dalla Sicilia, contro i 14 della Lombardia e i 16 del Piemonte.

Nulla di cui preoccuparsi, secondo il Governo italiano, poiché «gli insegnamenti impartiti nelle scuole che hanno luogo presso le citate scuole militari sono pienamente conformi alle previsioni contenute negli art. 28 e 29 della Convenzione sui diritti del fanciullo», in particolare ai punti che prevedono che la scuola debba «favorire lo sviluppo della personalità del fanciullo nonché lo sviluppo delle sue facoltà e delle sue attitudini», «inculcare al fanciullo il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e dei principi consacrati nella Carta delle Nazioni unite, e «inculcare al fanciullo il rispetto della sua identità, della sua lingua e dei suoi valori culturali, nonché il rispetto dei valori nazionali del Paese nel quale vive e delle civiltà diverse dalla sua». 


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