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Che buoni gli “spuntini” del professor Bertinotti!

di Redazione

Caro direttore, sono un insegnante di Lettere che quest’anno lavora su un progetto di insegnamento della lingua italiana per studenti stranieri. Lavoro in diverse scuole elementari, medie e superiori del mio distretto d’appartenenza ed intervengo soprattutto nei casi – sempre più frequenti – di studenti neoarrivati in Italia per ricongiungimento alla famiglia d’origine o per adozione internazionale. Sin dall’inizio dell’anno scolastico, approfittando delle esperienze maturate nel corso degli anni precedenti, e facendo leva sulla mia predilezione per il linguaggio della poesia, mi sono voluto occupare di intercultura dando alle stampe un settimanale gratuito, di un solo foglio, intitolato Merendine, di cui vi allego una breve rassegna (una dozzina di numeri su un totale già in catalogo di 85). Si tratta di testi poetici (di spunti, o meglio di spuntini) introdotti da un titolo redazionale e da un’immagine che ne correda e ne chiarifica il senso.
Le cose vanno di solito così: una copia – in formato A4 – la affiggo nelle aule Insegnanti, le altre – rimpicciolite in una misura che richiama quella delle “immaginette” di venerata memoria – le lascio sul tavolo, a disposizione di chi decide di portarsele a casa. La rassegna tocca i poeti che amo di più, quelli già consacrati dalla critica, ma anche autori cosiddetti minori, a torto ignorati o misconosciuti dai nostri editori e disertati dalle antologie di letteratura destinate alla scuola.
Il tema costante e sempiterno – la tiritera – è quello della Relazione (è il tema fondamentale della formazione e dell’apprendimento, è il tema stesso della vita) che se possibile declino in mille lingue, quasi a dar conto anche graficamente di come è mutato – anche sotto questo profilo – il nostro Paese.
La fine dell’anno è ormai vicina, cosa mi costa – mi son detto – proporre le Merendine a qualcuno per destinarle ad un pubblico più vasto?
Cordiali saluti e grazie per l’attenzione

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