Non profit

Che botto in Val di Susa: 30%!

Il candidato Davide Bono: «Noi pensiamo a un’economia a chilometro 0, treni per pendolari, puliti e in orario»

di Redazione

Davide Bono, esponente del movimento grillino a Cinque stelle, che ha ottenuto il 4,08% e 90mila voti, e due consiglieri, sembra avere strappato la maggioranza dalle mani della Bresso. In Val di Susa il centrodestra ò il primo partito, è ha dilagato nell’alta valle.

Ma il risultato incredibile in Val di Susa è quello della Lista Grillo. Superati partiti di base storica come la Federazione della Sinistra (ex Rifondazione e Comunisti Italiani) e l’Udc: addirittura il 30%. Dice il candidato Davide Bono: «I valsusini non si sono fatti fregare, non hanno votato quei partiti che si dichiaravano No Tav ma che poi appoggiavano la Bresso. Noi invece siamo sempre stati contrari a quest’opera che riteniamo inutile e superata: noi pensiamo a un’economia a chilometro zero, con treni per pendolari, puliti e in orario».

«Abbiamo speso 13-14.000 euro», racconta con orgoglio Bono, «Ci siamo autotassati, 300 euro a candidato, e poi contributi dei cittadini a botte di cinque euro. Con quello abbiamo comprato volantini, manifesti, abbiamo pagato il palco a Grillo e abbiamo riempito 9 piazze piemontesi con 40.000 persone».

«Picchieremo forte. Non ci interessa che al governo della Regione finisca il centrosinistra o il centrodestra », dice Bono, 29 anni, barbetta rossa, maglione a losanghe e occhialini. «Meglio i nemici che i falsi amici. È diverso il nostro modo di fare politica: vogliamo trasparenza e partecipazione. Non siamo un partito, ma un movimento di cittadini. Il Movimento 5 Stelle».

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