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Charlie Hebdo: aperta la corsa alle donazioni

Dalle 100 mila sterline promesse dal Guardian, ai 250 mila euro donati da Google, fino all’impegno annunciato dal Ministero della Cultura francese di sbloccare 1 milione di euro da donare al giornale, è aperta la corsa per garantire la sopravvivenza di Charlie Hebdo

di Ottavia Spaggiari

Le Journal de SurvivantsIl giornale dei sopravvissuti. Intitolerà così la prima pagina del prossimo numero di Charlie Hebdo, in uscita, comunque e nonostante tutto, il prossimo 14 gennaio.

Nonostante la perdita del direttore e di altre 11 persone uccise dal brutale attacco alla redazione del 7 gennaio scorso.

Charlie non solo va avanti ma prepara la più grande tiratura di sempre: 1 milione di copie. Un obiettivo, annunciato dall’avvocato della testata, Richard Malka, ambizioso per il settimanale che solitamente di copie ne stampava circa 45 mila e che, meno di un mese fa, con una vignetta su Facebook, chiedeva ai propri lettori donazioni per poter continuare la pubblicazione.

A rispondere a quell’appello, un mese dopo, per permettere a Charlie Hebdo di lavorare e garantire la più grande tiratura della sua storia pluridecennale, sono in moltissimi.

Una velocissima campagna di crowdfunding sul sito francese leetchi.com ha già raccolto oltre 95 mila euro, e sono diverse le testate giornalistiche che hanno deciso di dimostrare la propria solidarietà con una donazione, su tutti il Guardian Media Group. Il direttore dell’omonimo quotidiano britannico, Alan Rusbridger, ha infatti annunciato che l’azienda devolverà 100 mila sterline a Charlie Hebdo, mentre, secondo Les Echos, numerose testate francesi hanno risposto all’appello dell’organizzazione francese Presse e Pluralisme, promettendo di donare oltre 250 mila euro. In Francia sono poi diverse le testate che hanno offerto aiuti materiali. Libération ospiterà lo staff del settimanale nella propria redazione, mentre Radio France, Le Monde et France Télévisions hanno dichiarato che avrebbero offerto i propri mezzi materiali e umani per permettere al magazine di continuare a vivere

Attraverso il Digital Press Fund, Google ha donato 250 mila euro.

E’ corsa anche per gli abbonamenti, migliaia di persone e istituzioni hanno acquistato l’abbonamento negli ultimi due giorni, arrivando quasi a triplicare le richieste. L’ultimo numero, il 1177, risulta ormai introvabile in edicola, e su Ebay viene venduto per decine di migliaia di euro. Ebay ha dichiarato che donerà ogni commissione al giornale.

L’impegno economico maggiore fino ad ora, però sarebbe quello espresso dal governo francese. Ai microfoni di France 5, la Ministra alla Cultura, Fleur Pellerin, ha comunicato di star lavorando per sbloccare 1 milione di euro da devolvere alla rivista. 

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