Famiglia
Cgm e Fis alleate di Intesa. Arriva il Pan per i nidi italiani
Si chiama così il Progetto infanzia gestito dal non profit e finanziato dal gruppo bancario. Una scommessa molto ambiziosa.
Cgm e Fis ci metteranno l?esperienza, la capacità gestionale e l?ottima reputazione. Banca Intesa le risorse. è questo il dna del consorzio Pan-Progetto asili nido, presentato il 15 marzo a Milano come il primo network di servizi per l?infanzia.
Obiettivo: risollevare le sorti di un settore, quello degli asili nido, in cui l?Italia si trova in gravissimo ritardo. I bambini da 0 a 3 anni che utilizzano strutture d?accoglienza di qualunque tipo sono meno del 7% (contro il 25% del resto d?Europa), mentre circa il 32% dei bambini tra 1 e 3 anni è in lista d?attesa.
Da questa emergenza, che incide sulla denatalità del Paese e sulla stessa condizione del lavoro femminile, il Consorzio Gino Mattarelli e la Federazione dell?impresa sociale-Compagnia delle Opere hanno trovato un punto d?incontro con Banca Intesa. “In linea con il nostro piano d?impresa, abbiamo voluto dare ascolto a un settore, quello dell?impresa sociale, che in Italia ha difficoltà a interloquire con il sistema bancario”, ha dichiarato l?amministratore delegato di Banca Intesa, Corrado Passera. “Offriremo finanziamento alle migliori condizioni di mercato a realtà che normalmente non avrebbero accesso al credito. Mi sembra un cambiamento epocale”. Tecnicamente, Banca Intesa offrirà finanziamenti fino a 100mila euro per ciascuna struttura, senza richiedere le tradizionali ?garanzie tecniche? per l?accesso al credito, ma fidandosi delle finalità e della validità dei progetti dei due garanti Cgm e Fis. “Il valore di questa iniziativa”, commenta Johnny Dotti, presidente Cgm, “è di mettere in sinergia realtà private, profit e non profit, con una grande visione pubblica. Forte di questo, il Consorzio Pan rappresenterà una sorta di ?moltiplicatore? delle soluzioni offerte sul territorio alle famiglie”.
Cgm e Fis non devono certo partire da zero: hanno già decine di associati pronti ad attivarsi sul territorio con il marchio Pan. L?obiettivo è di avviare 300 nuove strutture in due anni.
Il progetto è aperto anche a chi vuole aprire per la prima volta un asilo nido: il consorzio garantisce l?accompagnamento sin dal momento dello start up. “Alle famiglie che accedono ai nostri servizi offriamo due garanzie sostanziali”, dice Antonio Mandelli, presidente Fis. “Primo, la qualità. Secondo, il miglior servizio al prezzo più conveniente possibile”. Nei prossimi sei mesi, le due reti metteranno insieme le proprie linee guida per realizzare un manuale comune. Il passo successivo sarà la registrazione del marchio, a prova della qualità dei locali, del progetto educativo, della refezione, dell?assistenza medica e della congruità tra prezzi e servizi. Il tutto aspettando al varco il via libera alla legge sull?impresa sociale e la riforma dei servizi sulla prima infanzia: “Il consorzio può diventare un sostegno decisivo per lo sviluppo di quella imprenditorialità sociale”, conclude Mandelli, “che sa coniugare efficienza e attenzione ai bisogni della persona. E costituisce la modalità efficace per la riforma complessiva del sistema di Welfare”.
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