Famiglia

Cgil, Cisl e Uil unite a Piazza S. Giovanni

In 150 mila per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, ma anche la lotta al terrorismo e un secco 'no' ai tagli alla spesa sociale e a una nuova riforma delle pensioni

di Paolo Manzo

Il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, ma anche la lotta al terrorismo e un secco ‘no’ ai tagli alla spesa sociale e a una nuova riforma delle pensioni. Il fronte sindacale esce piu’ compatto dalla piazza rovente di San Giovanni, dopo una manifestazione unitaria nella forma e nei contenuti, di fronte a 150.000 partecipanti, secondo le stime sindacali. Sembra aver vissuto una nuova tappa il processo di riavvicinamento fra Cgil, da una parte, e Cisl e Uil dall’altra. A confermarlo, gli interventi dei tre leader sindacali che, con stili diversi ma con toni decisi, rivolgono al Governo un richiamo, ad abbandonare delle ”politiche disastrose”, e un avvertimento,”senza contratti e con un attacco allo stato sociale, non resta che la mobilitazione di tutti i lavoratori”. Ovvero, la minaccia di uno sciopero generale che, di fronte a un irrigidimento dell’esecutivo, porterebbe la firma di tutte e tre le sigle sindacali. Dal palco, alla piazza. La platea di San Giovanni unisce le bandiere delle tre confederazioni e distribuisce consensi, senza fischi o contestazioni. ‘Contro la violenza e il terrorismo per la democrazia, per lo sviluppo sociale e civile del paese’, si legge nello striscione bianco che apre il corteo che porta i manifestanti da Piazza della Repubblica fino ai piedi del palco. L’altro slogan che scandisce le diverse fasi della manifestazione, ‘Rinnovare i contratti collettivi nazionali, valorizzare il lavoro, migliorare i servizi pubblici’, sintetizza i temi della campagna unitaria avviata dai sindacati confederali. Dalla piazza, agli uffici. Lo sciopero, cui secondo quanto comunica la Fp Cgil ha aderito l’80% dei lavoratori, replica il successo della manifestazione.


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