Famiglia

Cfi, nel 2005 investiti 14 milioni di euro

La Compagnia Finanziaria Industriale, riunita ieri a Roma, ha approvato il bilancio 2005 chiuso con un utile di 485mila euro, rilevando partecipazioni in 16 cooperative

di Paolo Manzo

L?assemblea dei soci di CFI (Compagnia Finanziaria Industriale), riunita ieri a Roma, ha approvato il bilancio 2005 chiuso con un utile di 485mila euro. Lo scorso anno la società finanziaria di partecipazione del movimento cooperativo ha rilevato partecipazioni in 16 cooperative investendo 14 milioni di euro. Complessivamente le cooperative nel portafoglio di CFI sono 54.

Nel corso del 2005 le cooperative partecipate negli ultimi tre anni hanno registrato un valore aggregato della produzione di 208 milioni di euro, con un incremento, rispetto all?anno precedente, del 12,3%, mentre gli utili aggregati hanno superato i 3,5 milioni di euro. Nel loro insieme le cooperative partecipate occupano 1.528 lavoratori con un incremento della forza lavoro, rispetto al 2004, dell?11,6%.

Significativo l?aumento del numero e della quantità di risorse impegnate in cooperative del Mezzogiorno. Il 37% degli interventi deliberati e il 43% delle risorse impegnate nell?ultimo triennio hanno interessato cooperative meridionali. L?impegno in imprese del Sud è ancor più significativo se si considera che gli interventi di CFI sono stati, come numero, nel 2005, pari al 25% degli interventi realizzati nel Mezzogiorno, dagli altri operatori di private equity aderenti all?Aifi.

?La finanza cooperativa?, ha dichiarato il presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, nel suo intervento, ?deve contribuire a rafforzare le nostre imprese per farle crescere dimensionalmente e per permettere loro di essere presenti in tutte quelle attività economiche in cui finora le cooperative hanno avuto un ruolo marginale?.

?Quattro i punti su cui il Parlamento e il ministero dello Sviluppo economico potrebbero intervenire per migliorare l?attuale normativa?, ha dichiarato l?amministratore delegato di CFI Alberto Zevi , ?in particolare, ampliare l?operatività di CFI anche ai consorzi di cooperative di produzione e lavoro e sociali; consentire l?intervento, a condizioni di mercato, in cooperative con più di 250 addetti; prevedere che l?intervento delle società finanziarie previste dalla legge 49/1985 si realizzi solo in imprese con la forma giuridica di società cooperative per azioni; riconoscere, infine, incentivi alla partecipazione al capitale da parte dei lavoratori?.

L?assemblea dei soci ha inoltre approvato la variazione della denominazione sociale da Compagnia Finanziaria Industriale a Cooperazione, Finanza, Impresa, ?una scelta?, ha sottolineato il presidente Felice Scalvini, ?dettata dalla volontà di fare in modo che il nostro nome renda più chiaro la nostra funzione?.

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