Non profit

CESVI in India: dopo l’emergenza, ricostruiremo le case

Leggi la testimonianza dell’operatrice indiana del Cesvi dal Tamil Nadu

di CESVI

Cresce purtroppo di ora in ora il bilancio del devastante maremoto che ha colpito numerosi Paesi che si affacciano sull?Oceano Indiano dopo la scossa di terremoto al largo di Sumatra. Una delle aree più duramente colpite è il Tamil Nadu, stato dell?India meridionale dove il Cesvi lavora dal 2001 con progetti di sviluppo e microcredito. Le fonti ufficiali in Tamil Nadu parlano di 1.567 vittime, ma le TV private della zona stanno divulgando informazioni molto più allarmanti: i morti potrebbero essere 5.000. Di questi, 2.500 sarebbero concentrati nel distretto di Nagapattinam in cui il Cesvi opera. Queste cifre confermano le prime drammatiche sensazioni che gli operatori locali del Cesvi ci avevano trasmesso nella mattinata di domenica. «Lo tsunami ha devastato la costa, spazzando via le capanne e le case di argilla. Le comunità di pescatori che vivono sulle rive dell?oceano sono rimaste senza nulla. Non c?è acqua, non c?è elettricità, non c?è cibo». Così racconta da Nagapattinam Bhuvana Kannan, consulente del Cesvi. E continua: «I bambini e i pescatori sono i più colpiti. Interi villaggi sono isolati, altri sono stati evacuati perché la gente ha paura di un nuovo terribile maremoto. Il bisogno più immediato è il cibo, insieme a coperte e rifugi per la notte. E naturalmente una parola di consolazione». Martedì 28 dicembre partirà una missione di monitoraggio del Cesvi, guidata da Leonardo Niccolai. L?obiettivo primario è distribuire generi di prima necessità come cibo, taniche per l?acqua potabile, coperte e tende. È probabile che l?area dell?intervento di emergenza del Cesvi possa riguardare anche gli altri due distretti fortemente colpiti: Cuddalore e Pondicherry. Va anche ricordato che la regione del Tamil Nadu colpita dallo tsunami era già debilitata da una violenta alluvione occorsa meno di due mesi fa. Dopo la fase di prima emergenza, il Cesvi intende proseguire l?intervento nel Tamil Nadu con un?attività di più lungo periodo per la ricostruzione di case (abitazioni in legno). L?approccio ?modulare? consentirà di calibrare l?intervento a seconda delle necessità specifiche che emergeranno nella fase di post-emergenza. A livello del network europeo Alliance 2015, Concern ? ong irlandese presente nello stato indiano dell?Orissa, non colpito dal disastro – sta valutando la possibilità di avviare un intervento congiunto con il Cesvi nel Tamil Nadu. Il Cesvi ha lanciato una raccolta di fondi per l?emergenza in Tamil Nadu. Tutti possono contribuire sul sito alla pagina www.cesvi.org/donazionionline; con carta di credito al numero verde 800.036-036; con un versamento sul c/c postale 324244 intestato a Cesvi ? Bergamo.


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