Non profit

Cesvi festeggia la vittoria di Takunda

Ad un anno dall'inizio del progetto anti-AIDS in Zimbabwe, Cesvi festeggia il compleanno di Takunda con una grande gioia: il bimbo è sano

di CESVI

La sua mamma ha voluto chiamarlo Takunda, nome che nella lingua locale dello Zimbabwe significa “Abbiamo vinto”. Takunda non è un bambino qualunque. Da quando è nato, il 9 maggio 2001, è diventato il simbolo della campagna Cesvi “Fermiamo l’AIDS sul nascere”, che mira a prevenire la trasmissione verticale dell’AIDS in Africa. Takunda, infatti, è nato dalla prima donna che ha accettato di sottoporsi alla profilassi preventiva. La mamma Safina, nonostante la sua condizione di sieropositiva, è stata particolarmente felice di partecipare al programma anti-AIDS del Cesvi, perché di questa malattia era morto il suo primo figlio. E oggi, a un anno di distanza, arriva la notizia più bella: Takunda è sano, non ha contratto il virus dalla mamma. Lo ha rivelato il test dell’HIV, cui il bambino è stato sottoposto per accertare le sue condizioni di salute alla soglia del primo compleanno. Per il Cesvi, la vittoria di Takunda rappresenta un traguardo importante nella lotta intrapresa contro l’AIDS in Africa, una motivazione in più per continuare ad impegnarsi e una conferma della validità del programma avviato un anno fa nell’Ospedale Saint Albert, nel distretto di Centenary, in Zimbabwe. Si tratta di un programma di cura farmacologica (con nevirapina, un farmaco antiretrovirale che protegge il nascituro dal contagio), di sostegno psicologico alla mamma e di assistenza alimentare al neonato, in modo da bloccare la trasmissione del virus HIV. Da marzo 2001 ad oggi sono state coinvolte nel progetto del Cesvi circa 700 donne incinte, la nevirapina è stata somministrata a 100 partorienti e ai rispettivi neonati e oltre 3.000 persone hanno partecipato a incontri d’informazione e prevenzione. Da altri Paesi dell’Africa a sud del Sahara – Swaziland, Zambia, Mozambico e Congo – arrivano richieste per avviare iniziative analoghe. Il Cesvi è pronto. Ha esteso a livello nazionale il progetto in Zimbabwe con altre 7 strutture ospedaliere sparse in tutto il Paese. E in Sudafrica, nelle periferie poverissime di Western Cape Town, provincia in cui il governo ha autorizzato l’uso della nevirapina, sta decollando l’attività di sensibilizzazione e prevenzione. Bastano 130 euro per salvare un neonato africano dall’AIDS: per contribuire alla campagna sono attivi il numero verde 800.036.036, il conto corrente postale 324244 intestato a Cesvi e il numero Omnitel 4333253, che permette di donare 1 euro con un sms.


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