Cultura

Cerimonia in grande stile per l’apertura della XII Paraolimpiade

Da oggi le gare. La nazionale del basket scende in campo alle 10

di Carmen Morrone

Si sono ufficialmente aperti i giochi Paraolimpici di Atene 2004. Ieri sera la cerimonia inaugurale, dove si è potuto vedere finalmente a cosa servisse il bonsai gigante, unico indizio che il sito ufficiale si lasciava sfuggire nel pomeriggio di venerdì. Sullo spettacolo infatti era stato imposto il segreto per creare e alimentare l?effetto sorpresa. Ma anche l?effetto aspettativa, aggiungiamo noi. Così ci si attendeva che quel bonsai gigante, che altro non era che una similquercia di carta pesta, dovesse regalarci delle meraviglie. E? stato, è vero, il protagonista di una cerimonia che ha interpretato i quattro elementi: aria, terra, fuoco e acqua. Dalle sue radici infatti si animavano ballerini per danzare con ali, fiamme e in enigmatici labirinti. Ma l?albero non si è aperto, novello cavallo di Troia come ipotizzava il telecronista di Sport Italia, nè si è esibito in altre stupefacenti imprese. Ma proprio la ricerca della sorpresa, alias la mancanza di informazioni, ha reso meno godibile lo spettacolo. Ammettiamo (e ne chiediamo venia) una non conoscenza di tutti i miti greci però ci sarebbe piaciuto sapere di più, magari cosa cantavano coro e solisti, poichè tutta l?atmosfera era di quelle epiche. E in questi casi non può mancare Omero, cantore e guida nella Ellade. Che fosse una cerimonia seriosa si era capito subito: dal giro della bandiera della manifestazione. Lungo, non per via delle carrozzine, ma perchè i sei atleti si erano caricati il telo 4x4metri per l?intera pista di atletica. La passerella delle 140 e più(il numero non è dato sapere visto che, ci dicono da Atene, ci sono nazioni che stanno ancora arrivando)delegazioni ha preso il suo tempo e ha mostrato atleti portatori di handicap ma anche di tanta gioia, voglia di vivere e di vincere. L’Italia,in completo beige blu/nero, ha sfilato chiassosa e festante. E la felicità di essere all’Olimpiade e tutto lo spirito di questi atleti era scritto su di uno striscione “Eros Marrai c’è”. Meno lenta la staffetta dei tedofori che si è conclusa con l?accensione del braciere olimpico e con un lancio di frizzanti fuochi artificiali. Questa gioiosa esplosione, che ha illuminato tutta la città di Atene, ha scaldato (e svegliato) il pubblico per la seconda parte che speriamo di aver visto sino alla fine. Già perchè nella diretta di Sport Italia, a cerimonia morente ma non conclusa, il consueto palinsesto è scoccato all?ora dovuta e si è avuta la sensazione dell?ubi major …….. Diamo però atto alla tv S.I .del servizio di informazione, anche se annunciato per le 19,30 e avvenuto in pratica alle 21, e quindi con l?ingresso della squadra italiana trasmesso in differita. Peccato per lo scivolone dei commentatori. Letterale:?La guerra porta atleti. Per esempio nella ex Jugoslavia ci sono i mutilati…?e intanto in pista sfilavano gli atleti senza gambe. L?oratore(quoque tu Mauro Papagni…) si accorge di aver detto una grandissima ca….ta. Panico. E poi:?No, non vogliamo dire che la guerra…, insomma, cioè…?. L?empasse è superata grazie all?arrivo in pista della delegazione del Turkmenistan aperta da un giovane atleta che, solo con l?uso delle braccia, si esibisce in una break dance a testa in giù. No comment, please. Da oggi le gare. L?Italia del basket si incontra con la Gran Bretagna questa mattina alle 10. La squadra allenata da Carlo Di Giusto è composta da molti atleti del Santa Lucia di Roma freschi campioni europei. ?Ad Atene abbiamo buone possibilità?, ci aveva detto un cauto Carlo Di Giusto( VITA speciale Atene 2004- agosto 2004) alla vigilia della partenza.


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