Mondo
Cercasi genitori per figli lontani
L'associazione per l'adozione a distanza dell'infanzia abbandonata, di ispirazione cattolica, fondata da Padre Giuseppe Paparone, frate domenicano del convento di Santa Maria.
di Redazione
Dare una dimensione concreta al proprio ideale di vita. Ecco la prima vera esigenza di Abba’, l’associazione per l’adozione a distanza dell’infanzia abbandonata, di ispirazione cattolica, fondata da Padre Giuseppe Paparone, frate domenicano del convento di Santa Maria delle Grazie (Mi) con un gruppo di persone impegnate nella stessa “missione”. L’associazione si avvale della preziosa collaborazione di otto volontari, particolarmente attivi (professionisti, dirigenti, imprenditori), che gestiscono le tante attività: fund raising, promozioni, amministrazione, rapporti con i soci e con le missioni locali.
Bisogna precisare subito che molte altre persone e aziende private sono coinvolte in questo importante progetto: sostengono l’associazione, sempre a titolo gratuito, ad esempio, attraverso iniziative promozionali speciali, con la realizzazione di materiali grafici e stampati e con la promozione diretta di Abba’. Il gruppo si occupa, appunto, di aiutare i bambini più bisognosi: lo fa “marcandoli a vista” nell’infanzia e nell’adolescenza, periodi in cui si forma l’individuo che presto diventerà adulto. In queste fasi così delicate della vita, l’essere umano è davvero vulnerabile, bisognoso di affetto e cure. In particolare l’associazione opera dove esistono maggiori necessità: inutile sottolineare che i piccini nati nei Paesi sottosviluppati, in famiglie disagiate, magari con gravi difficoltà economiche o addirittura costrette ad abbandonare i propri bimbi, sono quelli più sfortunati, gravemente colpiti dal destino. Si tratta quindi di aiutare ragazzi che vivono situazioni di difficoltà a diventare adulti, sostenendoli attraverso un percorso di fede, lavorativo e sociale.
L’associazione si adopera per offrire loro gli strumenti educativi e formativi necessari per raggiungere tutti questi obiettivi: offre diverse opportunità di crescita umana, sociale e religiosa, grazie al contributo economico destinato a strutture locali già attive nel settore dell’assistenza e dell’educazione. Per farlo collabora infatti con centri di assistenza ed educativi nei Paesi in cui è presente: starà poi ai religiosi che vi operano accompagnare gli “adottati” fino all’inserimento nel mondo del lavoro. In altre parole, per perseguire le proprie finalità Abba’ svolge un lavoro mirato alla raccolta di fondi (destinati poi all’adozione a distanza personalizzata di un bambino o di un ragazzo), identificando le situazioni di particolare disagio. In questo modo l’adottato avrà la possibilità di riscattarsi, di acquistare sicurezza e fiducia nel futuro in modo da inserirsi proprio nell’ambiente in cui è nato e vissuto. Costante è tra l’altro anche la verifica dei risultati raggiunti, da parte dell’associazione che opera per sensibilizzazione singoli cittadini e opinione pubblica e che redige pure periodici come il semestrale di informazione Abba’. L’associazione è presente un po’ ovunque nel mondo, dove collabora con le diverse missioni: tra queste, Brasile, Albania e Africa, costituiscono gli esempi più significativi. Di grande rilievo è infine anche il rapporto che si può instaurare tra le due parti. Non è solo una questione economica, quanto piuttosto la necessità di creare nel socio la consapevolezza dell’impegno morale assunto nei confronti di chi si aiuta. Non a caso il socio riceve direttamente da Abba’ informazioni sulla vita del bambino oltre ad una serie di messaggi personalizzati inviati dal bambino stesso.
Rosanna Schirer
Comunità dal Brasile all’Albania
Abba’ ha iniziato la sua opera in Brasile. Oggi è attiva a San Paolo dove collabora con lo Spes (ente riconosciuto, nato 30 anni fa, guidato da Suor Emilia Morgonari), impegnato a sostenere una casa che accoglie ogni giorno circa 150 bambini poverissimi, dai 7 a 14 anni. Si organizzano attività scolastiche e corsi professionali e di orientamento, dedicati anche alle famiglie: sono offerti inoltre assistenza medica e psicologica, aiuti finanziari e servizio mensa. Così come a Santa Cruz (250 km da San Paolo), dove nel Centro Social Sao Josè sono accolti bambini che altrimenti resterebbero soli, mentre la Casa Menores Carentes, fondata, come il centro, dal frate domenicano Francisco Pessutto, ospita 250 bambini e adolescenti, orfani e abbandonati in gravi difficoltà economiche. La stessa cosa succede a Goiania dove ci sono le suore domenicane del Santo Rosario. Abba’ opera anche in Albania, vicino a Tirana. Dal ’95 c’è una scuola materna realizzata grazie a un progetto di collaborazione con la Congregazione delle Suore Domenicane della Beata Imelda, che ospita 120 bambini, poveri e meno poveri, cattolici, ortodossi e musulmani. Infine proprio di recente Abba’ ha iniziato a collaborare anche con la stessa congregazione di suore, nella Comunità di Bertoua in Africa, dove ha avviato attività educativa per i bambini e corsi di orientamento sociale e religioso per le loro famiglie.
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