Non profit

C’era una volta la cooperazione internazionale italiana

di Paolo Manzo

Tagli/1 – La denuncia di Link 2007…
?«Il testo proposto da Tremonti riduce del 45% i fondi per la cooperazione, portando la cifra a 179 milioni di euro, record negativo nella storia italiana». Per il coordinamento di Link 2007 «è incomprensibile come la cooperazione pubblica venga di nuovo presa di mira per i tagli, dopo le riduzioni già fatte con le due passate Finanziarie». Commenta Arturo Alberti, presidente di Link 2007: «Le ong in Italia sono l’espressione dell’impegno per la pace e la lotta alla povertà, problemi e responsabilità globali che non trovano risposte dal governo».
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Tagli/2 – La denuncia del Cipsi…
?Per spiegare i tagli nella Finanziaria 2011, Guido Barbera, presidente di Solidarietà e cooperazione Cipsi – coordinamento di 48 ong e associazioni internazionali – usa l’ironia: «Finalmente è stata data risposta a tutti coloro, autorità e cittadini, che continuavano a inviare appelli, petizioni, lettere: dopo le tante promesse di Pinocchio, sappiamo che l’Italia non farà più cooperazione internazionale, se non quella delle amicizie e degli accordi commerciali. Le dichiarazioni trionfanti dell’Aquila, gli impegni assunti in sedi internazionali erano semplicemente barzellette. A che servirà ancora una Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo al Mae?».

Tagli/3 – La denuncia di Cia e Ases?
?«Un taglio assurdo che non si può accettare». Così Giuseppe Politi, presidente della Cia – Confederazione italiana agricoltori e dell’Ases – Associazione solidarietà e sviluppo, ong della confederazione da anni impegnata in progetti agricoli in Africa e America Latina.

L’Unido, organizzazione delle Nazioni Unite?
?per lo sviluppo industriale, ha offerto più di un milione di dollari per lo smaltimento e il riciclaggio dei rifiuti solidi nei cinque comuni della città di Conakry, in Guinea. Prossimo target dell’Onu Napoli e dintorni?

La coalizione sull’Hiv/Aids del Sudafrica?
?ha lanciato un appello al governo per aprire il dialogo con le imprese private per trovare nuovi finanziamenti alla lotta contro l’Aids. Il Sudafrica è il Paese che ha la peggiore epidemia di Hiv/Aids, con 5,7 milioni di malati. Ma i Mondiali di calcio non doveva aiutare anche loro?


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