C’era una volta quello che già esisteva ma in teoria ancora non si riconosceva; ovvero quella cosa che è oggi chiamata cooperazione sociale, un’ampia realtà che impegna da anni molte persone e che a volte poco si conosce. Non se ne parla molto, eppure se ne potrebbe ben parlare. Non si rimarrebbe di sicuro senza parole.Perché? Sapeste quanto hanno da raccontare questi cooperatori!
Non lo sapevate? Non si smette mai di imparare…ebbene non so neanche quantificare quanto tempo servirebbe (o quanto non ne basterebbe) per raccontarvi quello che si nasconde sotto la parola “cooperazione sociale”, almeno fin dove sono riuscita a scoprirlo io.
Quanti progetti in cantiere, altrettanti quelli realizzati e chissà quanti ne hanno in mente i numerosi (ma mai troppi) operatori. Le risposte ai bandi di concorso sono quasi sempre all’ ordine del giorno, si partecipa per assicurarsi dei riconoscimenti e sostegni alle bellissime idee nate per soddisfare le esigenze di quelle categorie di persone spesso indifese e bisognose d’aiuto, persone con un cuore grande almeno quanto l’affetto rivoltogli da chi si prende cura di loro ogni giorno. Senza poi contare le esperienze di lavoro quotidiano per l’assistenza agli anziani, alle persone sole o a quelle in difficoltà; occuparsi di occupare chi un lavoro non ce l’ha e fornire cure “alla portata proprio di tutti”.
Un super (per rapidità) riassunto per raccontare il concetto di essere cooperative sociali reso concreto solo nel 1991 legge 381. Ma chi meglio dei cooperatori può raccontare cosa significa realmente e quale è il loro “modo di cooperare”. Ne “vedremo” delle belle!
Quando andavo a scuola (non che sia stato poi molto tempo fa) nelle ore di storia un po’ mi annoiavo anche se adoro ascoltare soprattutto se le storie sono affascinanti. Queste sono e saranno tutte storie che mi piacerà ascoltare e raccontarvi!
A partire dalla “Prima ora della cooperazione sociale”.
‘“Fare Rete” è questa la soluzione e uno dei fattori più promettente per dar vita a nuovi percorsi di sviluppo “CGM è la scelta per la grande dimensione della cooperazione sociale”’
(Felice Scalvini, il primo presidente di CGM)
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