Formazione

Centro studi difesa civile: Nuova pubblicazione

Consolidare l'impegno nella prevenzione dei conflitti violenti: priorità per le presidenze greca e italiana dell'Unione europea nel 2003 edizione italiana a cura del Centro Studi Difesa Civile

di Redazione

Il documento “Consolidare l’impegno nella prevenzione dei conflitti violenti: priorità per le presidenze greca e italiana dell’unione europea nel 2003”, redatto da International Alert, Saferworld, in collaborazione con Eplo (European Peace-building Liaison Office) e sottoscritto da trenta tra le principali ong e reti associative europee, viene pubblicato su base annuale e suggerisce i passi concreti che l’Ue dovrebbe compiere per il progresso negli impegni presi nella prevenzione dei conflitti, fornendo un supporto alle Presidenze, agli Stati membri, alla Commissione, al Consiglio, ai parlamentari e alle Ong nella promozione del ruolo dell’Ue nella prevenzione dei conflitti violenti. Nel documento vengono individuate precise raccomandazioni in cinque diversi ambiti: – esortando l’Ue ad impegnarsi nella definizione di una politica e una pratica comune di prevenzione dei conflitti attraverso l’attenzione alla cooperazione allo sviluppo e alle politiche riguardanti il commercio e il settore privato. – per quanto riguarda il rapporto Ue-Africa mirando a far progredire la prevenzione dei conflitti all’interno dell’Accordo di Partenariato di Cotonou, e suggerendo di mettere a disposizione risorse per l’attiva partecipazione della società civile nello sviluppo di tali strategie. – proponendo, inoltre, che la prevenzione dei conflitti divenga preminente nella lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e al traffico illecito di armi convenzionali, assicurandosi, tra l’altro, che la “guerra al terrorismo” non sia utilizzata come pretesto per violare i diritti umani e per dirottare le risorse dalle politiche a lungo termine di prevenzione dei conflitti. – auspicando che avvenga un’integrazione delle politiche di gestione delle crisi con le capacità di gestione costruttiva dei conflitti per rafforzare il loro impatto a breve, medio e lungo termine. – esortando infine all’aumento del coordinamento tra le istituzioni dell’Ue, per attuare un’ampia politica di prevenzione dei conflitti e renderla pratica comune, rafforzando i legami tra i tre pilastri, le Direzioni Generali, i Gruppi di lavoro del Consiglio, il Consiglio e la Commissione e tra l’Ue e le altre istituzioni internazionali. Nella prefazione alla versione italiana curata dal Centro Studi Difesa Civile e sottoscritta dall?Associazione delle Ong italiane si punta l’attenzione sulla specificità italiana. «Crediamo che l’impegno della pace non sia solo una dichiarazione di principio, lontana dal realismo della politica internazionale. Scegliere la pace significa costruirla negli atti concreti, nelle scelte quotidiane ed in quelle di politica estera, non solo durante le crisi. » puntualizza, Francesco Tullio, presidente onorario del Csdc. Il nostro paese viene quindi esortato non solo a mantenere gli impegni assunti nella cooperazione allo sviluppo, ma anche a introdurre degli indicatori che valutino l?impatto degli aiuti sui conflitti. Ed ancora: si richiede all?Italia il rafforzamento dell?integrazione europea, per una politica estera comune e fondata sulla pace, e un regime di controlli rigorosi del commercio delle armi. Tutto ciò, si auspica, che venga ?sostenuto e coordinato con le iniziative della società civile già da anni impegnate in iniziative di diplomazia popolare e cooperazione in situazioni di conflitto ?. Tra le proposte immediatamente realizzabili c?è la creazione di un Corpo Civile di Pace Europeo, l?attivazione del Tavolo per la Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta secondo la legge 230/98 e la costituzione di un Istituto Internazionale di Ricerca per la Pace e sui Conflitti. «Una strategia coerente e di lunga durata per la prevenzione e trasformazione dei conflitti violenti è il logico pilastro di una politica estera improntata alla pace – conclude Francesco Tullio – E’ bene che il nostro paese investa per svilupparla». Il semestre italiano di presidenza all’Ue potrebbe rappresentare un’occasione in questo senso. Maggiori informazioni: Per info, approfondimenti e richiesta copie: Centro Studi Difesa Civile – Roma: uff. stampa: Elisabetta Galgani tel. 068419672 , fax: 06 8841749, pacedifesa-roma@mediazioni.org Versione elettronica disponibile sul sito: www.pacedifesa.org


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