Salute

Centro nazionale: è nato da sei mesi ma non ha ancora una sede

È in dirittura d’arrivo l’istituzione del Centro nazionale sangue, previsto dalla legge 219 del 21 ottobre 2005

di Sara De Carli

È in dirittura d?arrivo l?istituzione del Centro nazionale sangue, previsto dalla legge 219 del 21 ottobre 2005. Dopo 19 mesi il ministero della Salute, nella persona di Isabella Sturvi, dirigente dell?Ufficio VIII del ministero (sangue e trapianti), ha inviato il decreto di istituzione alla Corte dei Conti. Una volta ottenuta l?approvazione della copertura economica, il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale senza ulteriori passaggi.

Il Centro nazionale sangue nei fatti esiste dal dicembre scorso, quando il ministero ha nominato Giuliano Grazzini come direttore del Centro stesso; insieme a lui è stato nominato anche il comitato direttivo e una consulta tecnica permanente. In questi sei mesi, quindi, Grazzini e il suo team hanno lavorato senza una sede, facendosi ospitare di volta in volta nelle stanze del ministero: «La legge sul sangue ci assegna moltissimi compiti, fa il giro dell?alfabeto e ricomincia daccapo, dovevamo partire subito», dice Grazzini. «Sei mesi sembrano tanti, ma il settore pubblico ha le sue regole. Ora spero che il decreto vada in Gazzetta Ufficiale per metà giugno e soprattutto che prima dell?estate il Centro sia operativo a tutti gli effetti, inclusi i primi provvedimenti». Il che vuol dire trovare una decina di stanze – magari insieme al Centro nazionale trapianti, vista la stretta collaborazione che intercorre tra i due centri – e soprattutto assumere il personale dello staff. Senza che passino altri sei mesi…

Tra i primi temi che il Centro nazionale sangue dovrà affrontare c?è quello delle banche per la conservazione del cordone ombelicale: il Centro nazionale trapianti, infatti, ne ha passato la competenza a Grazzini.

Info: Istituto superiore di sanità – www.iss.it


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