Sostenibilità
Centrali nucleari, in Italia è difficile smantellarle
Lo ha detto il commissario dell'Agenzia nazionale per l'ambiente Anpa Renato Angelo Ricci
Lo smantellamento delle centrali nucleare dismesse e la messa in sicurezza dei rifiuti radiattivi in Italia ”incontra difficolta’ crescenti”’. Lo ha detto il commissario dell’Agenzia nazionale per l’ambiente Anpa Renato Angelo Ricci alla quinta conferenza nazionale delle Agenzie ambientali. Ricci ha sottolineato che e’ stato un errore interrompere la formazione delle competenze nel settore nucleare in Italia in seguito al referendum che ha deciso l’abbandono dell’atomo e ha annunciato la nascita di una task force di esperti che dovra’ individuare gli interventi necessari e snellire le procedure per la messa in sicurezza del materiale radioattivo presente nel nostro Paese. Del ‘nucleo di coordinamento’ istituito dal commissario nominato nei mesi scorsi dal ministro dell’Ambiente Altero Matteoli fanno parte i vertici di Anpa, Enea, Sogin.
”La situazione in atto e’ tale da determinare in alcuni casi il blocco di fatto delle iniziative finalizzate alla messa in sicurezza di situazioni che pure inducono a seria preoccupazione per i rischi potenziali che possono derivarne per la popolazione e l’ambiente” ha detto Ricci sottolineando che nella sua veste di autorita’ di controllo l’Anpa e’ chiamata a svolgere attivita’ ispettiva e istruttoria e ad emanare le autorizzazioni per risolvere questi problemi. ”Ma lo stesso iter autorizzativo e’ sovente condizionato da indeterminazioni e differenze di interpretazione” ha spiegato ancora Ricci.
Secondo Ricci ”basterebbero 5 anni per risolvere il problema” mentre, al momento, e’ del tutto irrisolto, a 15 anni dall’uscita dal nucleare, sia il problema della messa in sicurezza del combustibile altamente radiattivo delle centrali disattivate sia dei rifiuti a bassa media e alta radiattivita’.
Sotto accusa, in particolare, per questa situazione la ”scarsa efficacia e finalizzazione delle procedure istruttorie e organizzative”, la mancanza di un quadro normativo regolamentare completo e stabile; l’assenza di una piattaforma regolamentare dei rifiuti radiattivi; le ”indeterminazioni normative” sul coinvolgimento delle amministazioni locali nel percorso autorizzativo. Il nucleo di coordinamento ha gia’ tenuto 4 riunioni nel corso delle quali sono stati evidenziati necessari inteventi di ottimizzazione e snellimento delle procedure e nei prossimi mesi l’Anpa consegnera’ al ministro dell’Ambiente Altero Matteoli un rapporto sull’argomento.
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