Mondo

Centrafrica: il golpe invisibile e le suorine

La complicata situazione poltica nel Paese africano.

di Carlo Gubitosa

Il 15 marzo, mentre il mondo aspettava con il fiato sospeso l?avvio della guerra in Iraq, nella Repubblica Centrafricana si consumava un golpe silenzioso. Dal 25 ottobre scorso il Centrafrica era entrato in una spirale di guerra civile che ha contrapposto le forze ribelli dell?ex capo di Stato maggiore, François Bozizé alle truppe del presidente, Ange Félix Patassé, in carica dal 1993 e riconfermato nel 99. Quello del Centrafrica è un triste primato: nei primi 9 anni di governo parlamentare sono stati ben 6 i tentativi di colpo di Stato, che si sono consumati nel disinteresse dell?opinione pubblica mondiale. L?ultimo tentativo di golpe è stato quello decisivo, ma non è stato un fulmine a ciel sereno: già il 6 febbraio dalle missioni Carmelitane del Centrafrica, un ?messaggio in bottiglia? lanciato su Internet avvertiva che “la situazione del Centrafrica è tragica, in quanto la capitale Bangui è praticamente accerchiata dai ribelli e ridotta alla fame”. In Centrafrica è difficile distinguere tra ?buoni? e ?cattivi?, dal momento che anche lo stesso presidente deposto Patassé è stato raggiunto da un mandato della Corte penale internazionale. L? accusa rivolta a Patassé riguarda il coinvolgimento nei crimini contro la popolazione commessi durante le razzie delle milizie del Movimento per la liberazione del Congo (Mlc). Nel buio della guerra civile l?unica luce sicura è quella dei diamanti: la Repubblica del Centrafrica fa parte di quei Paesi che hanno pochissime industrie di pietre preziose, ma realizzano ugualmente forti commerci di diamanti spacciati per ?nazionali? e in realtà frutto del riciclaggio. Oggi il presidente deposto Patassé è esiliato in Camerun, mentre i ribelli di Bozizé hanno sospeso la costituzione e l?assemblea nazionale imponendo il coprifuoco, e il miraggio di nuove elezioni democratiche si fa sempre più lontano. Le Suore Carmelitane di S. Teresa di Torino, che hanno vissuto in prima persona la guerra civile e i giorni drammatici del golpe, sono presenti nella Repubblica Centrafricana da quasi 30 anni. Info: Suore Carmelitane S. Teresa di Torino, c.so A. Picco, 104 – 10131 Torino – tel. 011.8190401 – 011.8192669


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