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Centrafrica: Governo crea cellula di crisi contro l’epatite

Due morti e un'ottantina di malati in meno di tre mesi. Il. governo centrafricano reagisce contro la diffusione dell'epatite E

di Joshua Massarenti

Il governo del Centrafrica ha creato una cellula interministeriale di crisi per lottare contro l’epidemia di epatite E esplosa alcuni mesi nella capitale centrafricana. Lo riferisce il quotidiano francese Le Monde citando la radio nazionale centrafricana. La cellula ha come obiettivo quello di attivare campagne di sensibilizzazione presso la popolazione e mobilitare le risorse necessarie per promuovere azioni sul terreno”.

Negli ultimi tre mesi, circa 80 persone sono colpite dal virus dell’epatite E. Due di queste sono decedute. Per prevenire la malattia, le autorità sanitarie del Centrafrica diffondono regolarmente consigli sull’igiene attraverso messaggi radiotelevisi. Pari modo all’epatite A, quella di tipo E si trasmette per via alimentare o attraverso il consumo di acqua inquinata.

La cellula di crisi è composta dalle autorità centrafricane, dall’Oms (Organizzazione Modniale della Sanità), da Msf (Medici Senza Frontiere), dall’Unicef (Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia) e dall’Ong italiana Coopi.

Nel 2002, in alcuni quartieri di Bangui, l’epatite E ha provocato la morte di 11 persone contaminandone oltre 500.

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