Famiglia

Centomila pedalate per i diritti su due ruote

Un’iniziativa che vede la partecipazione di 150 città italiane, in collaborazione con i ministeri dell’Ambiente, della Pubblica istruzione e per la Solidarietà sociale

di Pasquale Coccia

Centocinquanta città italiane dichiarano la loro amicizia ai cicloamatori e ne riconoscono i diritti impegnandosi a costruire più piste ciclabili. Il 24 maggio l?Uisp (Unione italiana sport per tutti) promuove ?Bicincittà?, in collaborazione con i ministeri dell?Ambiente, della Pubblica istruzione e per la Solidarietà sociale. Lo scopo dell?Uisp, che conta 900 mila iscritti e 12.800 società sportive che operano su tutto il territorio nazionale, è quello di elaborare una vera e propria carta dei diritti del cicloamatore e presentarla nelle sedi istituzionali opportune.
L?edizione di quest?anno, forte dell?adesione di 100 mila amanti delle due ruote, ha raccolto fondi pari a 400 milioni, una cifra che l?Uisp non intende versare nelle proprie casse, che pur avrebbero bisogno, ma ridistribuirla per finanziare progetti sociali finalizzati alla promozione delle attività sportive, alla costruzione di nuovi impianti per l?associazionismo oppure ristrutturare quelli decadenti. La costituzione di appositi comitati in sede locale, dei quali fanno parte i rappresentanti dei comuni che hanno aderito alla manifestazione, decideranno in quale direzione andranno i finanziamenti. A Reggio Calabria e Cosenza, per esempio, finanzieranno due centri di riabilitazione motoria per disabili, un modo per indicare che anche loro fanno parte a tutti gli effetti dei fruitori dello sport; un fronte sul quale l?Uisp è impegnato da anni.
Intanto, in vista della biciclettata nazionale, l?Uisp ha distribuito un depliant in 300 mila copie, dove i cicloamatori indicano i diritti a loro dire prioritari. Non mancano le rivendicazioni più stravaganti come quella di andare contromano, oppure essere considerato un utente privilegiato della strada, o quella di non dover conoscere i segnali stradali. La pedalata dei centomila, però, rivendica soprattutto più piste ciclabili per migliorare la qualità della vita di coloro che si muovono quotidianamente, occasionalmente, per lavoro o per sport sulle due ruote. Una pedalata in più è un?accelerata in meno.

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