Sostenibilità

Cento piazze per il clima

Il 6 e 7 novembre in tutta Italia una mobilitazione promossa dalle principali organizzazioni ambientaliste

di Redazione

Il 6 e 7 novembre, in tutta Italia, sarà organizzata “Cento piazze per il clima – In marcia per le energie pulite e sicure”. Una grande mobilitazione promossa dalle principali organizzazioni ambientaliste e da un vasto schieramento di forze sociali e produttive, per ribadire che il futuro è nell’efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili, che coincide simbolicamente con il ventitreesimo anniversario della vittoria referendaria contro il nucleare. In oltre 100 piazze, i cittadini potranno firmare il progetto di legge d’iniziativa popolare “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima”, firme che saranno consegnate in Parlamento prima delle festività natalizie. Riceveranno, inoltre, informazioni sulle nuove tecnologie verdi.

Secondo i promotori dell’iniziativa, (Acli, Acli Ambiente-Anni Verdi, AIAB, Ambiente e Lavoro, ARCI, Arci caccia/CSAA, Arci Servizio Civile, Arciragazzi, Associazione Ong Italiane, Auser, CGIL, Cittadinanzattiva, Comitato Fermiamo il nucleare non serve all’Italia, Comitato Sì alle Rinnovabili No al nucleare, Conferenza NazionaleEnti Servizio Civile, Fà la cosa giusta!, FAI, Fairtrade Italia, Fair, Fare Verde, Federazione nazionale Pro Natura, FOCSIV – Volontari nel mondo, Forum Ambientalista, Greenpeace Italia, LAV, Legambiente, Lega Pesca, Libera, MDC, Medici per l’ambiente, Terra quotidianoecologista, Terre di Mezzo, WWF), il governo «non sta facendoabbastanza per contrastare i cambiamenti climatici e perseguire gli obiettivi europei di riduzione dei gas a effetto serra. Impegni che vincolano gli stati membri a ridurre, entro il 2020, le emissioni climalteranti del 20% e a realizzare, entro la stessa scadenza, un aumento del 20% sia dell’efficienza energetica sia dell’utilizzo delle fonti pulite».

Nel nostro paese, nel 2009, sottolineano le associazioni ambientaliste, «la crescita delle fonti rinnovabili è stata fortissima (+13% di produzione) e dimostra quanto queste tecnologie siano affidabili e competitive. Attraverso nuovi impianti solari, eolici, geotermici, idroelettrici, da biomasse sono già centinaia i Comuni che producono più energia elettrica di quanta ne consumino. Grazie a questi impianti sono stati creati nuovi posti di lavoro, nuovi servizi e nuove prospettive di ricerca applicata, oltre ad aver ottenuto maggior benessere e qualità della vita. Queste esperienze sono la migliore dimostrazione del fatto che investire nelle rinnovabili e nell’efficienza è una scelta lungimirante e conveniente e che occorre puntare con forza in questa direzione per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea al 2020 per la riduzione delle emissioni di CO2».


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