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Cento giorni a Bergamo

Il racconto di un'esperienza, un viaggio dentro la pandemia a stretto contatto con le comunità. Iniziato nell'aprile scorso da Zoe, questo itinerario si conclude con un prezioso dialogo con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Ecco il video

di Antonio Antonelli

Le parole sono importanti. Specie quelle indignate di chi si sente ferito o quelle sconsolate di chi ha subito una perdita. Quelle sofferte di chi ha lavorato venti ore al giorno e non è contento lo stesso perché avrebbe voluto fare di più. Le parole deluse di chi si è sentito impotente e quelle mortificate di chi ha sbagliato e mai avrebbe voluto farlo. Mai con le persone che ama. Questa è la profonda sostanza delle parole che abbiamo raccolto sulla pandemia in questi due mesi, esattamente dal 6 aprile scorso, e che abbiamo pubblicato qui su Vita.it a cui dobbiamo un enorme grazie a cominciare dal suo fondatore Riccardo Bonacina e dal suo direttore Stefano Arduini.


Abbiamo potuto fare un’esperienza unica, in totale libertà, in un momento di massima reclusione del nostro paese. Un viaggio che ha ci ha portato ad incontrare medici, ricercatori, dirigenti ministeriali ma soprattutto ci ha catapultato, tramite la Rete, ad incontrare coloro che sono stati travolti dalla pandemia.

Persone comuni che hanno avuto la sfortuna di vivere nell’epicentro del dramma: in Emilia Romagna, in Lombardia e principalmente a Bergamo. Per questo non potevamo concludere questa esperienza senza provare ad incontrare Giorgio Gori il sindaco che più di tutti si è battuto per spiegare cosa stava davvero accadendo.

L’incontro organizzato anche con l'aiuto di Marco Dotti è stato possibile anche per l’aiuto di un altro Dotti, non parente del primo, che è stato il nostro Virgilio in questo viaggio nella provincia di Bergamo.

La disponibilità del sindaco è stata totale e con lui abbiamo non solo ripercorso questi tre mesi cruciali ma siamo riusciti anche a parlare di futuro. E’ stato un dialogo molto denso e questa sintesi è il massimo che siamo riusciti a fare.


Zoe è un gruppo di lavoro che da anni collabora per la realizzazione di format televisivi. In questo momento difficile, ha deciso autonomamente di produrre dei contenuti video utilizzando le piattaforme di comunicazione che il lockdown consente. L’obiettivo è quello di risultare utili, fornendo un piccolo contributo ad una corretta informazione e dando voce a tutti coloro che possano aiutarci ad interpretare questa crisi epocale. VITA è stata e sarà lieta di poter ospitare il loro prezioso lavoro.

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