Famiglia

Censis: un’adolescenza lunga per i ragazzi italiani

Ecco il chi è dei ragazzi italiani. La generazione del "Qui e ora"

di Redazione

”Qui e ora”: e’ soprattutto questa la filosofia dei giovani italiani, la nuova generazione dall’ adolescenza lunghissima, che dura dai 15 ai 35 anni. Pochi pensano al futuro, uno su due vive per il presente ed e’ concentrato soprattutto su se stesso. Emergono luci e ombre dalla ricerca sui giovani condotta dal Censis per l’Osservatorio europeo sui giovani e presentata oggi a Roma. Ecco l’identikit che emerge dalla ricerca alla quale entro l’ anno, ha annunciato il direttore dell’Osservatorio, Carlo Gregoretti, seguiranno un approfondimento dei dati presentati oggi e un nuovo studio sul linguaggio dei giovani: LA FAMIGLIA: il 73% dei giovani vive con mamma e papa’. Sono tanti, soprattutto considerando che la percentuale comprende anche i piu’ grandi, precisamente il 44,9% dei giovani fra 28 e 30 anni. Piu’ che nei familiari (solo per 3 giovani su 10 i genitori sono un modello da imitare), hanno fiducia nella famiglia intesa come istituzione: il 44,7% la considera ”una sponda su cui contare” ed e’ un valore per il 38,3%. Elemento comune a tutti e’ l’assenza del padre. Il modello vincente di famiglia e’ quello tradizionale, con il ritorno ad una netta e tradizionale divisione dei ruoli tra uomini e donne. L’AMORE: sono eternamente innamorati, credono nell’affetto e nei legami, ma il 49% e’ single. Il 67,6% e’ soddisfatto della propria vita sentimentale e pensa che abbia un futuro e il 62,4% e’ convinto di innamorarsi ancora nei prossimi 5 anni. L’AMICIZIA E LE RELAZIONI SOCIALI: le amicizie nascono ancora fra scuola, casa e parrocchia. Il 61% dei giovani fa parte di un gruppo (solo l’1,2% dichiara di non avere amici) e il 32% aderisce a gruppi organizzati nel mondo dello sport, del volontariato o delle associazioni culturali. Il 51% dice di non sentirsi affatto diverso dai suoi simili (contro il 49% che nel gruppo trova la spinta allo sviluppo della propria individualita’). I mezzi di comunicazione preferiti sono telefonino (55,3%) e Sms (53,6%), nettamente preferiti alle e-mail (9,2%). IL LAVORO: cominciano a cercarlo intorno a 20 anni e di solito riescono a trovarlo. Almeno 7 su 10 preferiscono un lavoro autonomo, ”non regolato e controllato da altri”. Sembra davvero passato il tempo delle raccomandazioni, visto che la maggior parte dei giovani vuole farsi strada puntando sulle proprie capacita’. I MODELLI: il 43% si accetta per quello che e’, tanto da considerarsi un modello. Per il 14% il punto di riferimento e’ il mondo degli affari e dell’economia, mentre l’8,4% guarda con ammirazione alla solidarieta’ internazionale. Vip, cantanti e attori restano un mito per l’8%, seguiti da vicino (7,6%) da giornalisti e tecnici della comunicazione. LE PAURE: sono molte, soprattutto nelle ragazze. La guerra e’ al primo posto. La teme l’85,3% dei giovani e il 52% e’ convinto che dopo l’11 settembre sia cominciata una guerra che nessuno sa quando finira’. La pedofilia e’ la seconda grande paura dei giovani (78,1%), seguita da quella di soffrire interiormente (69,8%) e del vandalismo (68,6%). La morte spaventa meno delle aggressioni fisiche o verbali (61,5% contro il 66%). LA TRASGRESSIONE: per il 79,8% dei giovani la cosa piu’ trasgressiva e’ fare uso di droghe pesanti, seguita da infrangere le leggi (79%) e fumare spinelli (48,7%). LA SPIRITUALITA’: il 34% dei giovani coltiva una dimensione spirituale, anche se in modo diverso, divisi tra i cosiddetti ”ecclesiali” (che seguono le religioni tradizionali dell’occidente) e gli ”orientali-new age” (praticano la meditazione o seguono religioni orientali). TEMPO LIBERO: non riescono a investire nel proprio tempo libero, ma lo consumano. Ad avere un hobby, suonare uno strumento o imparare una lingua preferiscono andare a cinema e concerti, oppure incontrarsi con il gruppo al pub o in pizzeria (72,8%). Vedersi a casa degli amici e’ meglio della discoteca (44,9% contro il 22,4%). Oltre il 90,8% ascolta musica, l’89,9% esce con gli amici, il 73,1% guarda la tv o videocassette, il 62,7% passeggia, il 60,9% legge, il 55,5% fa sport e il 52,1% sta al telefono. Piu’ di 7 giovani su 10 vivono ancora con mamma e papa’, ma il loro sogno piu’ grande e’ l’autonomia; vivono per il presente, senza memoria del passato; sono eterni innamorati, ma vogliono restare single. Sono i dettagli della prima foto della lunghissima adolescenza dei giovani (dai 15 ai 35 anni), frutto dell’indagine realizzata dal Censis per l’Osservatorio Europeo sui Giovani. ”Sembra contraddittorio occuparsi dei giovani in un Paese che invecchia, come l’Italia”, ha rilevato il direttore dell’Osservatorio, Carlo Gregoretti. Tuttavia, se e’ vero che i giovani in Italia sono sempre di meno (secondo uno studio europeo dal 1996 ad oggi sono diminuiti di un milione), l’adolescenza si ormai allungata: dura 20 anni. ”Nasce cosi’ – ha aggiunto – la prima analisi globale sui giovani finora condotta, alla quale seguiranno approfondimenti sulle numerose sfaccettature di questa realta’ complessa”. L’obiettivo principale e’ verificare se corrisponde alla realta’ l’immagine spesso negativa dei giovani, che tende a vederli omologati, conservatori e incapaci di comunicare.


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