Cultura

Censis, Masciandaro: “Stucchevole il ritornello sul declino”

Per l'economista della Bocconi deve allarmare, piuttosto, il ricorso all'usura

di Francesco Maggio

Non vede alcun impoverimento nella società italiana l?economista Donato Masciandaro, al contrario di quanto affermato oggi dal segretario generale del Censis Giuseppe De Rita secondo cui “l’unico vero tema è stato l’impoverimento” Per l’economista, “partendo dal presupposto che in primo luogo occorerebbe testare la robustezza metodologica del Censis”, quello che emerge nel complesso “è che siamo difronte a un paese che negli ultimi anni a livello macroeconomico è cresciuto: è stata ridotta l’inflazione prima a due cifre e anche la disoccupazione”. Certo i problemi ci sono: “per la parte privata abbiamo un problema di competitività e per quella pubblica un problema di spesa, di conti in equilibrio instabile, ma non mi pare che si possa parlare di povertà”. “Del resto – ha aggiunto Masciandaro – la percezione che la gente ha della disoccupazione, secondo il Censis inferiore alla media europea (44% Ue, 34% Italia), mi pare corretta. Senza considerare poi il livello di sommerso che c’è in Italia”. “Per tanto trovo eccessivo il ritornello del declino e un po’ stucchevole”. Quanto ai cambiamenti nei consumi, per Masciandaro il “ricorso sempre più frequente, ad esempio, al credito al consumo non deve affatto preoccupare, visto che siamo in un paese in cui questa forma di consumo è poco sviluppata rispetto ad altri e non c’è nulla di allarmante. Deve allarmare piuttosto il ricorso all’usura, ma fino a quando si tratta di un credito legale, ben venga”.

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