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Censimenti, dopo gli Usa l’India

Dai primi dati resi noti: gli indiani sarebbero 1,02 miliardi: secondo paese più popoloso dopo la Cina. Cresce il tasso di istruzione.

di Giampaolo Cerri

Il paese di Gandhi conta 1,02 miliardi di abitanti ed è il secondo più popoloso dopo la Cina (che è a quota 1,26). Cresce il tasso di alfabetizzazione (per la prima volta dal 1947): i tre quindi degli indiani maschi e più della metà delle donne afferma di sapere leggere e scrivere. Sono i primi dati del grande censimento indiano, resi noti lunedì a Nuova Dehli. Due milioni di addetti hanno percorso in lungo e in largo il paese cercando di fotografarne la situazione demografica.
Poche settimane fa erano stati resi noti i dati degli Usa. E proprio sul censimento americano cominciano invece a circolare adesso alcuni dettagli che dimostrano come, sui grandi numeri, l’approssimazione possa fare la sua parte.
In base ai dati all?esame in questi giorni del Census Bureau, ben 5,7 milioni di americani (su 281,4) non hanno potuto essere raggiunti dagli addetti direttamente e le informazioni che li riguardavano sono state date dai vicini. A questi vanno aggiunti i casi definiti ?singolari?: più di 8.637 persone hanno preteso (e ottenuto) di appartenere a cinque razze diverse mentre 823 persone hanno barrato ognuna di queste caselle: bianco, nero asiatico, indiano d?America, nativo dell?Alaska, originario delle Hawai o delle isole del Pacifico e la voce ?altra razza?.
E se i dati resi noti ai primi di marzo parlano del sorpasso degli ispanici sui neri (35,3 contro 34,7 milioni), bisogna ricordare i 1,76 millioni di amricani che si sono riconosciuti neri e, contemporaneamente, appartenenti ad un?altra razza. Senza dimenticare l?imbarazzo dei neri originari di S.Domingo, che hanno avuto problemi a incasellarsi nell?uno o nell?altro gruppo.
Gli addetti indiani hanno invece dovuto superare altri problemi: come l’obbligo di classificare come “mendicanti” i detenuti e le prostitute.

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