Sostenibilità
Cellulari: accordo per il loro smaltimento
La dichiarazione d'intenti firmata tra dieci aziende produttrici e il segretariato della Convenzione di Basilea, che vieta i trasporti transfrontalieri di rifiuti tossici
Un accordo per lo smaltimento dei telefoni cellulari dismessi è stato firmato lo scorso 12 dicembre a Ginevra fra dieci case produttrici e il segretariato della Convenzione di Basilea. La notizia è stata data dall’agenzia svizzera Ats. In base all’intesa, firmata durante i lavori della sesta conferenza della Convenzione di Basilea, i fabbricanti di telefonini si impegnano a cooperare all’eliminazione dei cellulari non più in uso. Il direttore dell’ufficio federale dell’ambiente svizzero Philippe Roche ha detto che l’accordo è un “primo passo” per rafforzare la cooperazione fra gli Stati firmatari della Convenzione di Basilea – che vieta i trasporti transfrontalieri di rifiuti tossici – e il settore privato. Il direttore del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente Klaus Toepfer ha sottolineato la responsabilità dei produttori: “I fabbricanti devono assumersi la responsabilità dei loro prodotti dall’inizio alla fine del loro ciclo di vita”, ha detto Toepfer. “È solo un inizio. Occorre avanzare passo dopo passo per rafforzare la Convenzione”, ha aggiunto. L’accordo – una dichiarazione di intenti – è stato firmato da Lg, Matsushita (Panasonic), Mitsubishi, Motorola, Nec, Nokia, Philips, Samsung, Siemens, Sony Ericsson. Le compagnie inviteranno i consumatori a riconsegnare alle case produttrici, una volta che abbiano smesso di utilizzarli, i loro cellulari affinché possano essere riciclati secondo le norme. Nel mercato vengono immessi ogni anno circa 400 milioni di nuovi telefonini. Tenendo conto che i cellulari hanno una durata di vita media di due o tre anni, si ha come conseguenza che ogni anno devono essere smaltiti almeno 100 milioni di cellulari. Secondo un rappresentante dell’industria delle telecomunicazioni i telefoni cellulari non sarebbero più inquinanti di altri rifiuti, inoltre la tecnologia per riciclarli sarebbe già pronta. Il problema principale, ha aggiunto, è ora convincere i consumatori a non gettarli nella spazzatura ma a fare una raccolta differenziata. La Convenzione di Basilea è stata adottata nel 1989 e ne fanno parte 152 Stati. La sesta conferenza si è svolta a Ginevra dal 9 al 13 dicembre scorsi.
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