Cultura

Cellulare, pc e pay-tv ecco la famiglia hi-tech

Boom di informatica e telecomunicazioni casalinghe. Fa eccezione la segreteria telefonica che continua a piacere poco. L’Ue avverte: mancano i tecnici, riparazioni difficili

di Benedetta Verrini

Mamma rientra a casa dall?ufficio parlando al cellulare con la nonna. Papà sta mandando una e-mail a un suo collega negli Usa, la cena si sta scaldando nel microonde e il piccolo controlla la guida dei film perché stasera alla pay-tv forse danno l?ultimo cartone della Disney. Questa famiglia non è tanto più ricca o più bizzarra di tante che in Italia stanno raggiungendo un alto livello tecnologico . Secondo una recente indagine presentata dalla Federazione delle imprese delle comunicazioni e dell?informatica l?evoluzione tecnologica nelle case italiane è molto diversificata, con due settori che fanno la parte del leone: telecomunicazioni mobili e informatica. Negli ultimi quattro anni i personal computer sono raddoppiati (oggi sono presenti nel 26,4% delle case), i cellulari, che solo nel ?90 in Italia praticamente non esistevano, sono presenti nel 45,8% delle famiglie. L?accesso a Internet è aumentato del 1600%, anche se la Rete rappresenta ancora un servizio non molto assimilato, con un 4,8% di utenti domestici. Risorse che cambiano le funzioni della casa e il modo di percepire i suoi spazi e si ripercuotono sul tempo libero e creano nuovi stili di vita. Quasi tutti gli impianti tradizionali (televisione, stereo, radio, videoregistratore) in casa svolgono funzioni di tipo collettivo. Le nuove tecnologie stimolano invece un coinvolgimento individuale, facilitando situazioni di incomunicabilità. La ricerca evidenzia che il livello di istruzione e l?età sono discriminanti nell?acquisizione delle nuove tecnologie, e che l?uso quotidiano resta prevalentemente maschile.
Il divario ?cronologico? tra Nord e Sud del Paese, che per la tecnologia tradizionale è da sempre elevato, si riduce a un paio d?anni per il pc, a uno per l?uso di Internet e a soli due mesi per la diffusione dei cellulari. Ci sono poi tecnologie a penetrazione ?lenta?: solo 1 famiglia su 5 ha la segreteria telefonica, 1 su 15 l?abbonamento alla pay-tv e 1 su 50 la seconda linea telefonica. Per non parlare degli impianti hi-fi e della lavastoviglie, che hanno una penetrazione molto più bassa rispetto all?Europa (utilizzati, rispettivamente, dal 48,6 e dal 30,2% dei nuclei). Gli stessi videogiochi rispetto al Giappone e ai Paesi anglosassoni hanno una percentuale d?utilizzo del 17,9%. E mentre la famiglia italiana è sempre più hi-tech, la Commissione europea ha stimato una carenza di 50 mila tecnici solo nel nostro Paese. Un dato che decuplica se si parla dell?intera Europa.

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