Mondo

Cecenia: Nuovo piano di ricostruzione

Annunciato l'ennesimo piano di riscotruzione per la Cecenia ancora avvolta nella guerra

di Paolo Manzo

Il ministro dell’economia russo German Gref ha annunciato che un nuovo piano per la ricostruzione della Cecenia, e in particolare di Grozny distrutta da molti anni di guerra. Il piano verrà presentato la prossima settimana al governo. Gref, che nel maggio scorso aveva compiuto la sua prima e unica visita in Cecenia, aveva in quella occasione affermato che avrebbe messo in moto un programma di ricostruzione esprimendo grande ottimismo sui modi e tempi necessari. In precedenza, Gref aveva proposto di sospendere temporaneamente i finanziamenti federali gran parte dei quali vengono sperperati o rubati, ma Mosca aveva bocciato tale richiesta. Il ministro dell’interno ceceno e candidato presidenziale Alu Alkhanov ha tuttavia avvertito oggi che la ricostruzione di Grozny ed altre citta’ della repubblica potrebbe richiedere decenni se non sara’ rafforzato il controllo sui fondi federali, il cui cattivo uso ha sinora fatto fallire tutti i piani precedenti. Gref ha spiegato che il programma prevede l’allocazione di nuovi fondi oltre a quelli gia compresi nel bilancio federale. Il nuovo piano e’ stato preparato da Gref su istruzioni del presidente Vladimir Putin che era rimasto sorpreso quando nel maggio scorso aveva visto per la prima volta l’estensione della distruzione di Grozny, il cui centro e’ stato letteralmente raso al suolo dai bombardamenti russi. La ricostruzione di Grozny e del resto della Cecenia e’ vitale per mostrare che il processo di normalizzazione posto in atto da Putin, che esclude indipendenza e negoziato con la guerriglia in cambio di una larga autonomia, non e’ completamente fallito. Il processo e’ stato infatti bloccato dall’uccisione del presidente filorusso Akhmad Kadyrov e poi dall’attacco senza precedenti del 21 giugno della guerriglia contro l’Inguscezia, eventi che hanno costretto il presidente a sospendere il ritiro dalla Cecenia e inviare rinforzi nel Caucaso.


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