Formazione

Cdm: un emendamento salva la finanza solidale

Tolti i vincoli su capitale sociale minimi per gli operatori del microcredito e finanza mutualistica

di Redazione

Oggi il Consiglio dei Ministri, nell?ambito dell?esame delle ?Disposizioni in materia di credito al consumo e di vigilanza sulle assicurazioni private? ha accolto un emendamento presentato dal Ministro della Solidarietà sociale.
La proposta, che è stata accolta, riguardava l?art. 1 comma 3, dove si prevedevano deroghe genericamente per i finanziamenti a condizioni agevolate, e riguarda deroghe specifiche anche per le ?forme di microcredito e finanza mutualistica e solidale?.
La proposta sul Credito al consumo, in discussione e poi approvata dal Consiglio dei Ministri, restringeva le maglie degli operatori che possono fare queste attività, aumentando il capitale sociale minimo e ponendo altri vincoli.
Se ciò risulta positivo per il credito al consumo tout court il problema sorge con quelle attività che rientrano nella ampia definizione della norma ma che di fatto sono altro. In particolare tutte le attività di microcredito alle fasce deboli (senza garanzie, non bancabili) e di finanza solidale svolte senza scopo di lucro (prevalentemente da cooperative e mutue). Da ciò la presentazione dell?emendamento del Ministro della Solidarietà sociale.
?Si tratta – dichiara il Ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero commentando la decisione del Consiglio dei Ministri – di un primo provvedimento normativo e concreto di riconoscimento della peculiarità e rilevanza delle esperienze di microcredito e finanza mutualistica e solidale?.


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