Il non profit cambia la vita

Caterina Murino: «Dopo la prima missione in Kenya ho imparato a guardare il mondo»

«Quella con l'ong Amref è una relazione che dura da quasi vent’anni», racconta l'attrice. «Della prima missione mi ricordo lo slum di Kibera a Nairobi. Ci vivono due milioni e mezzo di persone. È stata un’esperienza estremamente dolorosa. L'incontro con questa ong ha cambiato il mio modo di guardare alle cose e ho capito che non serve andare in Africa per vedere quella differenza tra esseri umani, tra noi e loro, tra i fortunati e non»

di Anna Spena

Cosa accadrebbe se, da un giorno all’altro, il non profit scomparisse? È questa la provocazione al centro del numero di marzo di VITA “Provate a fare senza”, se sei già abbonato, leggi subito qui; se vuoi abbonarti, puoi farlo da qui. Nel secondo capitolo del magazine abbiamo dialogo con otto artisti che hanno scelto l’impegno sociale. L’attrice Caterina Murino da anni opera a fianco di Amref, la più grande onlus sanitaria africana che interviene in Africa sub-sahariana.

Quella con Amref è una relazione che dura da quasi vent’anni». Le parole sono dell’attrice Caterina Murino che dal 2006 sostiene l’ong Amref Health Africa e partecipa a diverse campagne di sensibilizzazione e di raccolta fondi in Italia e in Francia, dove vive da diversi anni. Murino è stata anche ambasciatrice della campagna Stand up for African mothers che aveva l’obiettivo di formare 15mila ostetriche africane per combattere la mortalità infantile e materna a sud del Sahara.

Come ha conosciuto Amref?

Nel 2006 la De Beers mi chiese di disegnare un gioiello insieme ad altre cinque attrici francesi. E poi di scegliere un’associazione a cui devolvere i ricavati delle vendite. Non sapevo cosa rispondere. Così chiamai una mia cara amica, una fotografa che aveva lavorato spesso in Africa. «Che faccio?», le chiesi. E lei — senza ombra di dubbio — rispose: «Scegli l’Amref. È l’ong più trasparente nel mondo». Io mi fidavo ciecamente del suo giudizio. E da quella fiducia nei confronti di un’amica è nata un’altra relazione bellissima. Li incontrai, diventai loro ambasciatrice. La prima cosa che feci fu chiedere: «Cosa devo fare ora?». La risposta fu disarmante: «Parti con noi, parla con i tuoi occhi e il tuo cuore». E così è stato, pochi mesi dopo ero già su un volo verso il Kenya.

Cosa ricorda di quel primo viaggio?

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