Finalmente libere! Caterina Giraudo e Maria Teresa Olivero hanno infatti potuto lasciare Mogadiscio dove erano tenute in ostaggio. Non possiamo allora che esprimere grande gioia per il lieto fine di questa vicenda. Sembrava impossibile che due donne del loro calibro, consacrate a Dio per la causa del Regno, potessero sperimentare il sacrificio estremo soltanto perché avevano osato fare la scelta di stare a fianco degli ultimi, in una remota periferia africana. E dal momento che non è possibile zittire “la voce di chi non ha voce”, in questa circostanza il pensiero delle coscienze illuminate non può che rivolgersi al disastrato popolo somalo, venuto frammentariamente alla ribalta in occasione di questo sequestro. Un Paese dimenticato, in preda a violenze d’ogni genere, dove oltre tre milioni di sfollati sopravvivono in condizioni subumane nella più squallida miseria. Secondo alcuni, sul palcoscenico del mondo, sarebbe in atto uno scontro che coinvolge l’identità complessiva della civiltà Occidentale e quella Islamica. Eppure, il messaggio del martireCharles Foucauld, a cui si ispira fedelmente la famiglia missionaria delle due missionarie liberate, è di tutt’altro tono. Esse hanno declinato, animate dallo spirito del fondatore, la loro vita “per tutti” e “contro nessuno”, nella consapevolezza che il Bene, prima o poi, prende il sopravvento sui fanatismi e gli orrori del nostro tempo.
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