Volontariato
Catania, l’anfiteatro di Librino restituito alla comunità
Abbandonato da anni, grazie alla sinergia tra Comune e società civile locale è stato riqualificato e riaperto al pubblico, anche in collaborazione con il Csv provinciale. Ora potrà offrire un’alternativa alla strada ai tanti giovani che vivono nel noto quartiere
di Redazione
A Catania l’anfiteatro di Librino, nell’omonimo quartiere periferico, torna a vivere e ad accogliere il pubblico. Lo fa grazie all’impegno della Rete sociale Librino, in collaborazione anche con il Csv Etneo, che ha chiesto con forza all’amministrazione comunale la riqualificazione di quest’area, fondamentale per una zona caratterizzata da criminalità, povertà e dispersione scolastica.
Nei giorni scorsi, infatti, il Comune ha disposto un intervento integrato di pulizia straordinaria e ripristino dell’anfiteatro di viale Castagnola. Per due giorni circa venti dipendenti delle due aziende esecutrici sono state impegnate nell’operazione, affiancate dai volontari della Rete sociale Librino, del Coordinamento catanese del volontariato e del Csv di Catania, con l’obiettivo di rendere subito utilizzabile la struttura.
Per molti anni l’anfiteatro era rimasto inutilizzato e in stato di abbandono, diventando poco a poco una discarica abusiva. Oggi invece, grazie alla sinergia tra Comune, enti privati e società civile, questo luogo può diventare il centro propulsore della vita di un quartiere degradato. D’ora in avanti la struttura, nei pressi della quale si trova proprio una delle sedi territoriali del centro di servizio per il volontariato catanese, potrà accogliere tanti giovani per attività teatrali, sportive, ludiche, offrendo loro una valida alternativa alla strada. Tra i principali progetti in campo c’è infatti quello di creare nell’area dell’anfiteatro uno spazio polivalente, che possa accogliere i ragazzi e le ragazze del quartiere che già oggi si radunano qui nel tempo libero; uno spazio che sia poi a disposizione delle associazioni del territorio che, soprattutto nel periodo di post-emergenza Covid-19, hanno bisogno di ambienti all’aperto per le loro attività, oltreché per il vicino istituto scolastico frequentato, tra l’altro, da molti studenti con disabilità importanti.
Per inaugurare l’anfiteatro nella sua rinnovata veste, lo scorso 9 ottobre si è svolto l’evento “Periferie e legalità” (nella foto un momento dell'incontro), organizzato dalla Rete sociale Librino in collaborazione con il Coordinamento FIR, il Coordinamento catanese del volontariato e il Csv Etneo, che ha visto la partecipazione di circa 200 tra volontari, giovani, famiglie del quartiere e cittadini catanesi.
Ospite principale dell’iniziativa è stato il magistrato Sebastiano Ardita, presidente della I commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, che ha proposto una riflessione sul significato delle periferie, sulla storia e lo sviluppo della città di Catania e sulla necessità di trovare un nuovo modo per ripensare la città e intrecciare in maniera produttiva i temi della gestione dei beni comuni, della legalità e dell’impegno del volontariato.
«Il pubblico deve finalmente ‘trasferirsi a Librino’, – ha detto Ardita – l’impegno dei volontari è sempre stato quello di portare servizi, opportunità e speranza nel quartiere, ma adesso non basta più, perché o ammettiamo che Librino è un quartiere dimenticato dalla città, oppure dobbiamo ripensarlo come una città e impegnarci per vincere questa scommessa».
In apertura l'inaugurazione della rinnovata veste dell'anfiteatro di Librino
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